Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556
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Di queſte parti una ſerà il modulo, che Grecamente Embatis è detto, & quello , perla cui conſtitutione diſcorrendo,
e
ragionando ſi fanno i compartimenti d’ogni opera, la groſſezza delle colonne ſerà di due moduli, l’altezza del ca
pitello
di quattordici.
Perche fare li deono gli ſpatij de gl’intercolunni di due colonne, & un quarto.
58[Figure 58]A l’opera Diastilos di quattro Colonne.B l’opera Diaſtilos di ſei Colonne.a b333044405550
Ma ſopra l’Architraue deonſi porrei Triglifi con le ſue Metope alti un modulo & mezzo, larghi nella fronte un mo-
dulo
, coſi diuiſi, che nelle colonne angulari, &
nelle di mezzo poſti ſiano contra il mezzo de i Tetranti, & tra gli
altri
intercolunni due, ma in quelli di mezzo dinanzi, &
di dietro il Tempio tre, & à queſto modo ſenza impedi-
mento
allargati gli ſpatij di mezzo ſerà commoda l’entrata à i ſimulacri de i Dei.
Partiſcaſi poi la larghezza de i Tri-
glifi
in parti ſei, dellequali cinque nel mezzo ſiano, ma due mezze dalla deſtra, &
dalla ſineſtra ſiano diſsegnate,
&
con una regula nel mezzo ſia formato il piano, che femur latinamente, & Miros da Greci è detto, longo quel
la
regola con la punta della ſquadra ſian trauolti i mezzi canaletti.
Poſti in queſto modo i Triglifi, ſiano le Metope
che
uanno tra i Triglifi tanto alte, quanto longhe, &
appreſſo di ſopra le cantonate ſiano le mezze Metope impreſſe
per
la metà d’un Modulo, perche coſi facendoſi auuerrà, che tutti i diffetti, &
errori ſi delle Metope, come de gli In-
tercolunni
, &
delle trauature, eſſendoſi fatti i compartimenti giuſti ſeranno emendati. I Capitelli de i Triglifi ſi han
6660 no à fare per la ſeſta parte d’un Modulo.
Sopra i Capitelli de i Triglifi ſi ponerà la corona ò gocciolatoio; che ſpor-
ti
in fuori per la metà, &
un ſeſto d’un Modulo , hauendo di ſotto una Cimaſa, ò Gola Dorica, & un’altra di ſopra,
&
ſerà il gocciolaotio con le Gole groſſe per la metà d’un modulo. Deonſi ſotto il gocciolatoio diuidere le dritture
delle
uie, &
i compartimenti delle goccie in modo , che le dritture fiano à piombo de i Triglifi , & per mezzo le
Metope
, &
i compartimenti delle goccie in maniera, che ſei goccie in longhezza, & tre in larghezza ſiano manife-
ſte
, ma gli altri ſpatij, imperoche le Metope ſono piu larghe, chei Triglifi laſciati ſiano ſchietti, ouero ci ſiano
ſcolpiti
i fulmini, &
al mento del gocciolatoio tagliata ſia una linea, che ſi chiama Scotia, cioè Cauetto.
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Ma ſe l’opera ſarà da far di ſpeſſe colonne; & che habbia un Triglifo ſolo tra lo ſpacio di eſſe partirasſi la fronte douen-
do
eſler di quattro colonne in parti diecinoue, &
mezza, dellequali una ſi piglia per modulo, alla cui miſura (co-
me
s’è ſcritto diſopra) ſon tutte l’opre compartite:
coſi ſopra in ciaſcuna parte dello Architraue poner ſi deue due
Metope
, &
un Triglifo, ma nelle cantonate non piu di mezzo Triglifo. Appreſſo le dette coſe s’aggiugne queſta,
che
lo ſpacio di mezzo ſotto il Frontiſpicio ſarà da eſſer formato con due Triglifi, &
tre Metope, accioche lo in-
tercolunnio
piu ampio ſia, &
piu ſpacioſo, & commodo à quelli che uorranno entrar nel Tempio, & lo

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