Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1 cioè quella di Leon X. Sommo Pontefice
nella nicchia del mezzo, quella di Giovan-
ni de' Medici Padre di Coſimo a man de-
ſtra, e quella del Duca Aleſſandro a man
ſiniſtra, ſiccome da' lati ſi vede la Statua di
Clemente VII. e a rincontro quella del Gran-
duca Coſimo I., tutte di mano del Cava-
lier Bandinelli.
Belliſſima ancora, anzi ſo-
pra tutte ammirabile è la Statua della Vit-
toria, che ha ſotto di ſe un prigione, di
mano del Buonarroti, il quale deſtinata l'
avea per lo Sepolcro di Papa Giulio II. ma
non avendola affatto terminata, laſciolla in
Firenze.
Seguono a queſta i ſei gruppi di
Vincenzio Roſſi, ne' quali ſi rappreſentano
le forze d'Ercole, e ſpecialmente quando
ſoffoga Anteo, quando uccide il Centau-
ro, quando getta Diomede a' Cavalli, che
lo divorino, quando porta il Porco vivo in
iſpalla, quando aiuta ad Atlante reggere il
Cielo, e quando vince la Regina delle A-
mazzoni: Opere tutte degne di lode, e
nelle quali, come ſcrive il Borghini, ſi
veggono belliſſime, e fiere attitudini, e
grandiſſima diligenza nell'arte; e tra que-
ſte Statue fu collocato ultimamente il grup-
po di Adamo e di Eva, col Serpente, di
mano di Baccio Bandinelli, rimoſſo, co-
me addietro ſi diſſe, dal Coro della Me-
tropolitana.
Da queſta all'altre ſtanze paſ-
ſando del medeſimo appartamento, vedre-
mo molte belle pitture a freſco del mento-
vato Vaſari, col diſegno del quale fu que-
ſto Palazzo in gran parte riordinato.
Ma

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