Heron Alexandrinus, Spiritali di Herone Alessandrino

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              forati aſſieme co'l tramezzo DE.</s>
              <s> Hora ſtabilito tutto queſto, ſuolghinſi
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              li epiſtomij delli ſchizzi, per modo che quelli fori, che ſono vicino al fon-
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              do, ſieno poſti vno all'incontro dell'altro; ma quelli, che ſono ſotto al tra-
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              mezzo ſi venghino a ſuariare, e chiudere.</s>
              <s> Pertanto eſſendo che il va-
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              ſo DE ſia pieno di aria; pondendo noi la bocca alli bucetti LM, potremo
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              ſorbire qualche parte di quell'aria; dopo ſuolgendo di nuouo l'epiſtomio,
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              ſenza però leuarſi lo ſchizzo da bocca, potremo ſimilmente hauere l'aria
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              rarefatta, che è nel vaſo DC.</s>
              <s> Faremo dunque in tal modo tante volte,
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              finche haueremo ſucchiata molta copia di aria; dopo accommodando la
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              ventoſa alla carne, come ſi ſuol fare, apriremo mediante l'epiſtomio li fo-
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              ri, che ſono nello ſchizzo NX.</s>
              <s> Certo sì che è neceſſario, che paſſi nel
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              loco del vaſo CD qualche parte di quell'aria, che è nel vaſo ADE, e nel
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              luogo rimaſto voto, in vece dell'aria ſi tiri o la carne, o altra materia,
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              che ſia fra la carne, inducendola a trapelare per le rarità della carne,
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              quali ſogliono chiamarſi pori occolti.</s>
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              ANNOTATIONI DI A.</s>
              <s> G.</s>
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              Quello che in queſto luogo il teſto greco chiama meriſma, ſi è tradotto ſchizzo,
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              perche ſe pure non è l'iſteſſo a punto, baſta bene, che è aſſai ſimile, nè biſogna
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              pretendere da queſto auttore più che tanto la proprieta delle parole, poiche l'uſa in
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              diuerſi ſignificati, come auiene di queſta, che poco prima nel theorema 54.</s>
              <s> l'usò
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              in ſignificato molto diuerſo da quello, che hora la pone.
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              Epiſtomio, e non epiſtonio ſi deue dire come uogliono molti; è uoce greca,
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              nè può eſſere eſpreſſa con altra equiualente latina, nè uolgare, però Vitru.</s>
              <s> nel 13.</s>
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              cap.</s>
              <s> del 10 lib.</s>
              <s> usò queſta iſteſſa, uiene dal uerbo epiſtomizzo, che ſignifica rite-
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              nere, e raffrenare, onde epiſtomio uien detto perche prohibiſce che l'acqua, o
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              aria interchiuſa non ſcappi; quale ſia la forma, & officio ſuo, lo deſcriue ampla-
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              mente il Budeo ſopra le Pandette, in .</s>
              <s>l.</s>
              <s> fundi §.</s>
              <s> ſi ruta.</s>
              <s> Herone chiama con
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              queſto nome il maſchio dello ſchizzo.
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