Cataneo, Girolamo, Opera del misurare di M. Girolamo Cataneo Novarese libri II : nel primo s'insegna a misurar, e partir' i campi ; nel secondo a misurar le muraglie, imbottar grani, vini, fieni, e strami ; col liuellar l' acque, & altre cose 'necessarie a gli agrimensori

Table of contents

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[101.] Tauole dell’Imbottare.
[102.] Tauole dell’Imbottare.
[103.] Tauole dell’Imbottare.
[104.] Tauole dell’Imbottare.
[105.] Tauole dell’Imbottare.
[106.] Tanole dell’Imbottare.
[107.] Ancora qui ſequentemente, ſi darà eſſempio del miſurare le Biade, & vini. PRIMO ESSEMPIO.
[108.] SECONDO ESSEMPI O.
[109.] TERZO ESSEMPIO.
[110.] ESSEMPIO DI MISVRARE IL VINO ſenza le Tauole.
[111.] SECONDO ESSEMPIO di miſurare il vino con breuità.
[112.] REGOIA PER SAPERE PROPOR- tionare vna Bacchetta, con laquale ſi poſſa miſurare il vino nelle botte.
[113.] ESSEMPIO.
[114.] TERZO ESSEMPIO DI MISVRARE vn ſacco di biada.
[115.] ESSEMPIO PRIMO.
[116.] SECONDO ESSEMPIO.
[117.] TERZO ESSEMPIO più breue.
[118.] REGOLA PER SAPERE LA PARTE del ſemo, & quella del pieno d’una Botta.
[119.] PRIMO ESSEMPIO.
[120.] SECONDO ESSEMPIO.
[121.] TERZO ESSEMPIO.
[122.] Qui ſe guente ſegueno le Tauole per ſapere quant’è la parte del ſemo, & quella del pieno d’una Botta.
[123.] Tauola del partire di ſemi.
[124.] Tauola del partire di ſemi.
[125.] Tauola del partire di ſemi.
[126.] Tauola del moltiplicare diſemi.
[127.] Tauola del moltiplicare diſemi.
[128.] Tauola del moltiplicare di ſemi.
[129.] REGOLA PER FARE LI CONTI CHE conuengono al miſurare del feno.
[130.] DEL MISVRAR DELLE ASSI.
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131
A LETTORI,
GIROLAMO CATANEO.
BEnche, vertuoſiſsimi Lettori, mandando
in luce il preſente trattato di Geometria prat
tica, del miſurare ſuperficij, &
corpi, io fuſsi
reſtato di indrizzarui ſenza intacco di ripren
ſione, lettera veruna;
pur ne queſto, ne gli al-
tri libri, ch’io ho dati alla ſtampa per lo paſſa-
to, non m’è parſo mai conueneuole laſſarli vſcir fuori, ſen-
za il voſtro ricorſo;
conſiderando io, di che importanza è,
l’hauere benigni &
fauoreuoli i lettori; nelle coſe maſsime
di momento;
à fine che occorrendo che inuidioſo, ò ma-
ligno, à ſua voglia morder mi voleſſe, voi lettori cariſsimi
vi ritrouaſte pronti nelle mie difeſe.
Voglio dunq; in gratia dimandarui queſto fauore, che in
ogni occaſione, che men che honoratamente di queſta opra
venga sparlato, vi degnate eſſer noſtri fautori &
protetto-
ri, che quale ella ſia, è parto mio, inſieme con le altre, che’l
rozo &
debil ingegno ha conceputo. La qual mia fatica
s’io vedrò apportar frutto, &
eſſer cara à gl’huomini, & ac-
cetta, lodi infinite ne renderò al ſommo Autor del tutto;
&
obligo perpetuo n’hauerò à colui che mi confortò à com-
porla, il mio Reuerendo Padre Don Gio:
Battiſta Stella
Breſciano, Monaco di S.
Benedetto, Reuerendo (benche
di freſca etade) per la religione, &
nelle lettere

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