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Lira, o dal batter vicendeuol de’martelli l’inuentar
Pitagora la Muſica, fù vn veder prima, in vn cer-
to modo, la concluſione, e da quella preconoſciuta in-
@eſtigar poſcia i ſuoi principij; ma il diſcorrer’il Co-
lombo, che biſognaua per le tali, e tali ragioni, che vi
foſſero l’lndie nuoue, e poi trouarle, fù vn caminare
da’principij alla concluſione, come per appunto par,
che accada in questo propoſito: Dicendomi inſieme,
che chi era conſapeuole delle mie molte occupationi,
m’hauria ſcuſato, accettando volontieri per hora la
parte della ſpecolatiua, per vederne poi con più com-
modità la coſa ridotta in prattica, o per opera miæ,
o d’altri, c’habbino più agio, e commodità di farlo, &
eſp@@ienza nell’arte di fondere, e di luſtrare iſpecchi
di metallo, non potendoſi queſto ottenere in grado
perfetto, ſe non da chi è stato per molto tempo sù
l’eſſe@citio di fabricarli. Queſte eſſortationi adun-
que ſurno potenti à farmi riſoluere di dare in luce
queste mie poche ſpecolationi intorno al detto ſog-
getto principalmente, hauendomi inſieme non poco
fatto accelerare queſta riſolutione l’hauer’io ſmar-
vito tal parte di quelle in alcune ſcritture, come ac-
cenno parimente nel Cap. 31. che mi poteua far
dubitare di non eſſer da altri preoccupato nel farle
paleſi. Et benche io ſappi finalmente, che
Pitagora la Muſica, fù vn veder prima, in vn cer-
to modo, la concluſione, e da quella preconoſciuta in-
@eſtigar poſcia i ſuoi principij; ma il diſcorrer’il Co-
lombo, che biſognaua per le tali, e tali ragioni, che vi
foſſero l’lndie nuoue, e poi trouarle, fù vn caminare
da’principij alla concluſione, come per appunto par,
che accada in questo propoſito: Dicendomi inſieme,
che chi era conſapeuole delle mie molte occupationi,
m’hauria ſcuſato, accettando volontieri per hora la
parte della ſpecolatiua, per vederne poi con più com-
modità la coſa ridotta in prattica, o per opera miæ,
o d’altri, c’habbino più agio, e commodità di farlo, &
eſp@@ienza nell’arte di fondere, e di luſtrare iſpecchi
di metallo, non potendoſi queſto ottenere in grado
perfetto, ſe non da chi è stato per molto tempo sù
l’eſſe@citio di fabricarli. Queſte eſſortationi adun-
que ſurno potenti à farmi riſoluere di dare in luce
queste mie poche ſpecolationi intorno al detto ſog-
getto principalmente, hauendomi inſieme non poco
fatto accelerare queſta riſolutione l’hauer’io ſmar-
vito tal parte di quelle in alcune ſcritture, come ac-
cenno parimente nel Cap. 31. che mi poteua far
dubitare di non eſſer da altri preoccupato nel farle
paleſi. Et benche io ſappi finalmente, che