131111Coniche. Cap. XXX.
ti, farà, che reſtino per qualche t@mpo contumaci alla
forza de’raggi, che da loro venendo vibrati verſo
materie ài facil combuſtione, accenderanno in quelle
il fuoco, inanzi che li Specchietti, o l@ lenti patiſca-
no, come altri potrebbe temere, ſe ben questi ancora
not abilmente ſi riſcalderanno.
forza de’raggi, che da loro venendo vibrati verſo
materie ài facil combuſtione, accenderanno in quelle
il fuoco, inanzi che li Specchietti, o l@ lenti patiſca-
no, come altri potrebbe temere, ſe ben questi ancora
not abilmente ſi riſcalderanno.
Come ſi può probabilmentecongetturare, che lo Spec-
chio a’Archimede, Proclo, e del Por@a, non molto
diſoordi da quello, che ſi è dichiarato nel Capo an-
tecedente. # Cap. XXXI.
chio a’Archimede, Proclo, e del Por@a, non molto
diſoordi da quello, che ſi è dichiarato nel Capo an-
tecedente. # Cap. XXXI.
VEggaſihora, c’habbiamo inteſo
queſte coſe, s’egli hà del veri-
ſimile, che l’inuentione accen-
nata nell ant. Cap. s’accordi con
quelle de’ſudetti Autori; io per
me lo tẽgo per probabiliſſimo, prima per ſen-
tir noi quaſi tutti gl’I ſtorici concordemente
aſſerire lo Specchio d’Archimede eſſere ſtaro
Parabolico, come ancoil Porta accenna del
ſuo, eſi può ragioneuolmente credere anco di
Proclo (ſe bene non ardirei negare, che in ve-
ce de’Parabolici non ſi foſſero ſeruiti forſi an-
co de i Sferici, ma haueſſero dato ad
queſte coſe, s’egli hà del veri-
ſimile, che l’inuentione accen-
nata nell ant. Cap. s’accordi con
quelle de’ſudetti Autori; io per
me lo tẽgo per probabiliſſimo, prima per ſen-
tir noi quaſi tutti gl’I ſtorici concordemente
aſſerire lo Specchio d’Archimede eſſere ſtaro
Parabolico, come ancoil Porta accenna del
ſuo, eſi può ragioneuolmente credere anco di
Proclo (ſe bene non ardirei negare, che in ve-
ce de’Parabolici non ſi foſſero ſeruiti forſi an-
co de i Sferici, ma haueſſero dato ad