13123DEGLI ARCHITETTI
Porta nel portico ſuperiore del Palazzo della Sapienza di Roma.
Eccovi pur quì due porte in una;
ma di figura diverſa, poichè ſono alquanto
ſvelte, e leggiere: per altro ciò nulla affatto rileva, poichè il loro compleſſo ſi ri-
duce ad una meſchinità, che nulla ha di buono: tutto è ſecco, nè ha coſa alcuna
conveniente alla buona, e perfetta Architettura. Non so comprendere, come poſſa-
no penſar così male quelli, che voglion eſſer chiamati Architetti. Io per me gli de-
nominerei Architetti di confuſione, non già di giuſta ragione, mentre l’ornato po-
ſto ſopra queſte porte altro non rappreſenta, che un traſtullo da fanciulli, i quali
credono ogni coſa ſtimabile e buona. E di vero in queſto luogo, nèi circoli forman-
ti piramide nella mezzarìa delle porte, nè le cornici poſtevi ſopra ſoſtenute dal fron-
teſpizio, ſono adattate, ma bensì goffe, e peſanti; come altresì i geroglifici poſti
nel mezzo nulla hanno di buono grazioſo aggruppato intreccio. Povera Architettu-
ra ridotta a sì mal partito in una Roma, le cui Antiche fabbriche ſon famoſe per
tutto il mondo, e ſono l’eſempio del vero, e del bello operare! Nel preſente ſtato
di coſe tutto è al roverſcio, mentre ciò, che ſi vede operare, riſulta piuttoſto lavo-
ro da ſtuccatori, che da Architetti.
ſvelte, e leggiere: per altro ciò nulla affatto rileva, poichè il loro compleſſo ſi ri-
duce ad una meſchinità, che nulla ha di buono: tutto è ſecco, nè ha coſa alcuna
conveniente alla buona, e perfetta Architettura. Non so comprendere, come poſſa-
no penſar così male quelli, che voglion eſſer chiamati Architetti. Io per me gli de-
nominerei Architetti di confuſione, non già di giuſta ragione, mentre l’ornato po-
ſto ſopra queſte porte altro non rappreſenta, che un traſtullo da fanciulli, i quali
credono ogni coſa ſtimabile e buona. E di vero in queſto luogo, nèi circoli forman-
ti piramide nella mezzarìa delle porte, nè le cornici poſtevi ſopra ſoſtenute dal fron-
teſpizio, ſono adattate, ma bensì goffe, e peſanti; come altresì i geroglifici poſti
nel mezzo nulla hanno di buono grazioſo aggruppato intreccio. Povera Architettu-
ra ridotta a sì mal partito in una Roma, le cui Antiche fabbriche ſon famoſe per
tutto il mondo, e ſono l’eſempio del vero, e del bello operare! Nel preſente ſtato
di coſe tutto è al roverſcio, mentre ciò, che ſi vede operare, riſulta piuttoſto lavo-
ro da ſtuccatori, che da Architetti.
Porta nel Clauſtro dei Padri di San Filippo Neri.
Si oſſervi per un poco la ſcompoſta Architettura di queſta porta.
E’egli penſare
da buono Architetto, o piuttoſto da ſcempiato, e diſordinato il voler rigirare la cor-
nice in sì mala forma, la quale, oltre al dar peſo alla ſoglia, porta inſieme ſopra
il ſuo ſporto anche il fronteſpizio, che riſalta in fuori, e rieſce di peſantiſſimo aſ-
petto? Le zanche poi delle due teite così replicate ſono aſſai trite, e niente affatto
corriſpondenti colla faccia del telaro: la medaglia parimente, che ſta nel mezzo,
non rappreſenta che un meſchino ſigillo, anzichè rieſca di decoroſo ornamento. Per
me io la battezzerei per una quadratura peſante, ſtorpiata, e peſſimamente ideata,
priva affatto di buona proporzione, e di figura moſtruoſa.
da buono Architetto, o piuttoſto da ſcempiato, e diſordinato il voler rigirare la cor-
nice in sì mala forma, la quale, oltre al dar peſo alla ſoglia, porta inſieme ſopra
il ſuo ſporto anche il fronteſpizio, che riſalta in fuori, e rieſce di peſantiſſimo aſ-
petto? Le zanche poi delle due teite così replicate ſono aſſai trite, e niente affatto
corriſpondenti colla faccia del telaro: la medaglia parimente, che ſta nel mezzo,
non rappreſenta che un meſchino ſigillo, anzichè rieſca di decoroſo ornamento. Per
me io la battezzerei per una quadratura peſante, ſtorpiata, e peſſimamente ideata,
priva affatto di buona proporzione, e di figura moſtruoſa.