1
te impiegati in ſovvenimento de' poveri,
e parte nell'adornar queſta Chieſa. Sono
ancora ſopra l'Altar maggiore tre Statue
di marmo, cioè Sant'Anna, la Santiſſima
Vergine, ed il Bambino Gesù, di mano di
Franceſco da Sangallo; ſiccome ne' pilaſtri
alcune belle pitture moderne, tralaſciando
le antiche di Agnolo Gaddi, e di Jacopo
del Caſentino, da cui fu dipinta la volta.
Vi è inoltre un Criſto Crocifiſſo di legno,
avanti al quale il grande Arciveſcovo San-
to Antonino ſoleva da giovanetto giornal-
mente fare orazione, quivi apprendendo,
più che dalle ſcuole terrene, la vera ſa-
pienza, di cui fu egli grandemente dota-
to. Nelle ſtanze ſopra la Chieſa fu dal
Granduca Coſimo Primo l'anno 1569. eret-
to il pubblico, e generale Archivio di Fi-
renze, dove ſi conſervano innumerabili Scrit-
ture, ed Inſtrumenti pubblici, con gran-
diſſima fedeltà, e diligenza non ordinaria,
eſſendo degno di ſpecial menzione il meto-
do, che vi ſi pratica. Tutti i Notaj della
Città, e dello Stato hanno un termine pre-
fiſſo, ſecondo la diſtanza, dentro del quale
ſono obbligati di mandar quivi una copia
autentica di ogni Contratto, che rogano,
oltre al porli ( come è comune in tutti i
Paeſi ) a i loro Protocolli, e quando muo-
re il Notajo, i ſuoi Protocolli ſi pongono
in queſto Archivio, e le copie autentiche
ne i vaſti ſaloni ſopra la fabbrica iſolata
e parte nell'adornar queſta Chieſa. Sono
ancora ſopra l'Altar maggiore tre Statue
di marmo, cioè Sant'Anna, la Santiſſima
Vergine, ed il Bambino Gesù, di mano di
Franceſco da Sangallo; ſiccome ne' pilaſtri
alcune belle pitture moderne, tralaſciando
le antiche di Agnolo Gaddi, e di Jacopo
del Caſentino, da cui fu dipinta la volta.
Vi è inoltre un Criſto Crocifiſſo di legno,
avanti al quale il grande Arciveſcovo San-
to Antonino ſoleva da giovanetto giornal-
mente fare orazione, quivi apprendendo,
più che dalle ſcuole terrene, la vera ſa-
pienza, di cui fu egli grandemente dota-
to. Nelle ſtanze ſopra la Chieſa fu dal
Granduca Coſimo Primo l'anno 1569. eret-
to il pubblico, e generale Archivio di Fi-
renze, dove ſi conſervano innumerabili Scrit-
ture, ed Inſtrumenti pubblici, con gran-
diſſima fedeltà, e diligenza non ordinaria,
eſſendo degno di ſpecial menzione il meto-
do, che vi ſi pratica. Tutti i Notaj della
Città, e dello Stato hanno un termine pre-
fiſſo, ſecondo la diſtanza, dentro del quale
ſono obbligati di mandar quivi una copia
autentica di ogni Contratto, che rogano,
oltre al porli ( come è comune in tutti i
Paeſi ) a i loro Protocolli, e quando muo-
re il Notajo, i ſuoi Protocolli ſi pongono
in queſto Archivio, e le copie autentiche
ne i vaſti ſaloni ſopra la fabbrica iſolata