Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1745

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1 di Mercato Nuovo, ſicchè ognun vede la
prudente cautela di eſſer ſempre in due
luoghi ſeparati tutti i Contratti.
Proſe-
guendo il viaggio per la Via de' Calzajuo-
li, detta il Corſo degli Adimari, o pure
per Calimala, chiamata in oggi corrotta-
mente Calimara, luogo un tempo famoſo
per l'abbondanza del traſſico, o negozio,
che quivi ſi eſercitava, ed anco di preſente
ſi eſercita, arriveremo in
de-
men-
te
di
MERCATO VECCHIO, che per iſcher-
zo chiamaſi il Giardino di Firenze, per le
molte delizie, che in abbondanza vi ſi tro-
vano, e delle quali la Città noſtra al
pari d' ogni altra è copioſa.
Quivi ſi è
veduta ſino a' noſtri tempi, ſopra una Co-
lonna di granito una Statua di pietra di
mano di Donatello, rappreſentante la.
Dovizia; ma eſſendo divenuta aſſaì la-
cera dal tempo, è convenuto rimoverla,
e collocarvi altra Statua ſimile, ſcolpi-
ta da Giovambatiſta Foggini; e più oltre
una Loggia, deſtinata alla vendita del pe-
ſce, fatta quivi fabbricare dal Granduca
Coſimo Primo, e dipoi modernamente ac-
creſciuta.
Vi ſono ancora molte Torri di
non ordinaria grandezza, in gran parte,
delle quali rieſcono le abitazioni degli Ebrei,
riſtrette ad un luogo chiamato il
GHETTO, ove per avanti era un' infa-
me poſtribolo, di cui fanno menzione gli

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