Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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1 li, e feſte magniſiche ſono ſtate rappreſen-
tate con grande applauſo.
Intorno a queſto
Teatro reſta una gran parte del ſalvatico,
che lo rende più maeſtoſo; dopo il quale,
per lunghi viali tutti coperti di piante, e per
un largo, e ſpazioſo Stradone, ſi giunge ad
una Fontana iſolata, di cui nè più vaga,
nè più dilettevol coſa ſi può vedere.
Ella è
figurata per l'Oceano, e perciò ſopra la.
Tazza di granito, larga dodici braccia per
ogni verſo, ſi vede una ſtatua di marmo
maggiore del naturale, che rappreſenta Net-
tunno, da' Poeti favoleggiato per Dio del
Mare, ed a' piè di eſſo tre altre ſtatue a ſe-
dere, ſigniſicanti i tre Fiumi più celebri,
cioè il Gange, il Nilo, e l'Eufrate, che ver-
ſano gran copia d'acqua nella Tazza, da cui,
per ſotterranei condotti, paſſa ad altre fon-
ti, ed in varj ſcherzi per lo giardino ſi ſpar-
ge.
Or queſta belliſſima opera fu dal cele-
bre Gio: Bologna condotta con tal'eccellen-
za, che reſta in dubbio chi la vede, ſe più
debba lodare, o la rara invenzione, o la ma-
eſtrìa del lavoro, tanto l'una, che l'altra,
in perſetto grado s'ammirano.
Parimente in
un gran Vivaio ſi vede un altro Nettunno
ſcolpito in bronzo, ſopra varj moſtri marini
di marmo, di mano di Stoldo Lorenzi, ope-
ra, da quei che intendono, molto lodata.

Vi ſi trova ancora una Grotta, ne' quattro
angoli della quale, col diſegno, ed inven-
zione del Buontalenti, furono collocate quat-
tro ſtatue di marmo, di mano di Michela-
gnolo Buonarroti, ma però ſolamente abboz-
zate, le quali doveano ſervire pel Sepolcro
di Papa Giulio II, e che dal Nipote di Mi-

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