13589DI VITRUVIO.
Piazze
pubbli-
che ch’
erano
diffe.
renti
ſecon-
do i
Greci.
La figura d’una Piazza non deve
111. Le
mura
delle
Città eſſere nè quadrata, nè compoſta
d’angoli troppo avanzati in fuori,
ma convien ch’eſſa abbia gran nu-
mero di ſenoſità, affinchè il ne-
mico poſſa eſſer veduto da più luo-
ghi. Imperciocchè gli angoli, che
troppo s’avanzano all’infuori, ſono
inopportuni alla difeſa, e più favore-
voli agli aſſedianti che agli aſſediati.
111. Le
mura
delle
Città eſſere nè quadrata, nè compoſta
d’angoli troppo avanzati in fuori,
ma convien ch’eſſa abbia gran nu-
mero di ſenoſità, affinchè il ne-
mico poſſa eſſer veduto da più luo-
ghi. Imperciocchè gli angoli, che
troppo s’avanzano all’infuori, ſono
inopportuni alla difeſa, e più favore-
voli agli aſſedianti che agli aſſediati.
Biſogna procurare di rendere
l’avvicinamento alle mura più dif-
ficile, che mai ſi poſſa.
222. Le l’avvicinamento alle mura più dif-
ficile, che mai ſi poſſa.
Piazze
pubbli-
che ch’
erano
diffe.
renti
ſecon-
do i
Greci.
La forma più comoda delle pub-
33Lib. 5.
c. 2. bliche piazze ſi è, che abbiano per
larghezza due terzi della longhezza
loro. I Greci adornavano le pub-
bliche piazze con doppj portici all’
intorno e con ſpeſſe colonne, e
di ſopra nei palchi o taſſelli fa-
cevano i luoghi da paſſeggiare.
33Lib. 5.
c. 2. bliche piazze ſi è, che abbiano per
larghezza due terzi della longhezza
loro. I Greci adornavano le pub-
bliche piazze con doppj portici all’
intorno e con ſpeſſe colonne, e
di ſopra nei palchi o taſſelli fa-
cevano i luoghi da paſſeggiare.
Ma i Romani avendo ritrovato
44Secon-
do i
Roma-
ni. eſſer incomoda tale quantità di Co-
lonne, le poſero in maggior di-
ſtanza, diſtribuendole con più ſpa-
zioſi e larghi intervalli, a fine
44Secon-
do i
Roma-
ni. eſſer incomoda tale quantità di Co-
lonne, le poſero in maggior di-
ſtanza, diſtribuendole con più ſpa-
zioſi e larghi intervalli, a fine