Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

Page concordance

< >
Scan Original
71 47
72 48
73 49
74 50
75 51
76 52
77 53
78 54
79 55
80 56
81 57
82 58
83 59
84 60
85 61
86 62
87 63
88 64
89 65
90 66
91 67
92 68
93 69
94 70
95 71
96 72
97 73
98 74
99 75
100 76
< >
page |< < (x) of 343 > >|
14x darſi al dialogo tanta vagbezza, e varietà, qual-
ora
ſi eſponeßer le coſe con quella fretta, che ſuol
piacere
ai matematici:
della quale quelli, che ſo-
no
vaghi, e la vogliono per tutto, non dovranno
per
mio avviſo leggere il preſente libro.
Sebbene
ſaranno
anche di quegli, i quali, quantunque ami-
no
il dialogo, e ne prendan piacere, non vorranno
però
concedergli una certa libertà, che gli è ſtata
ſempre
conceduta, di ſcherzar talvolta, e metterſi
in
dimeſtichezza:
ed altri, ſe egli è ſcritto in ita-
liano
, vorranno riprenderlo, ove non oßervi le re-
gole
della lingua fiorentina.
E cosi gli uni come
gli
altri mi pajon degni di avviſo.
Però comin-
ciando
dai primi:
non ſi accorgono eſſi, che le van-
do
al dialogo ogni ſcherzo, gli levano eziandio ogni
giocondità
?
levata la quale, che accade più ſcriver
dialoghi
o leggerne?
E certo che il dialogo altro
non
è, che una imitazione, e per così dire un’ im-
magine
delle oneſte e civili compagnie, alle quali
pare
, che molto manchi, mancando la dimeſtichez-
za
, e la libertà.
Ma eſſi pur vorrebbono, che, par-
landoſi
delle loro ſcienze, ſi parlaſſe ſempre ſtan-
do
in piedi, e con la berretta in mano, e maſſi-
mamente
faccendoſi menzione di quei grandi uo-
mini
, che eſſi adorano, ſi piegaſſe il capo per ri-
verenza
ogni volta, che ſi nominano, come foſſero
tanti
Numi;
il che ſtancherebbe le perſone, che
ſi
introducon nel dialogo, le quali per lo più vo-
gliono
ſtarvi con comodo, e ſcherzar tra loro con
libertà
, e ſollazzarſi.
Et è ben coſa da

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index