1delle prerogative le più invidiabilì,
delle quali avete mercè lunghe vigi-
lie premuroſamente arricchito il Voſtro
ſpirito, che ebbe già in ſorte dalla
Natura una diſpoſizione a ben fare;
ma ſiccome da vero Filoſofo non co-
noſcete altra grandezza che nella
Virtù, onde ſempre cercate di abbel-
lirvi, così tralaſciſi ogni lode agli igno-
ranti, e animi deboli, che ne hanno
biſogno per comparire.
delle quali avete mercè lunghe vigi-
lie premuroſamente arricchito il Voſtro
ſpirito, che ebbe già in ſorte dalla
Natura una diſpoſizione a ben fare;
ma ſiccome da vero Filoſofo non co-
noſcete altra grandezza che nella
Virtù, onde ſempre cercate di abbel-
lirvi, così tralaſciſi ogni lode agli igno-
ranti, e animi deboli, che ne hanno
biſogno per comparire.
delle
Son perſuaſo che mi farete il grazio-
ſo piacere di accettare queſta offerta
come figlia di quella vera ſtima, ed
amicizia che profeſſo ad uno che come
Voi coltiva le Lettere, ed ama la corri-
ſpondenza di quelli che vi ſono omo-
genei; mentre pregovi di riconoſcermi
qual mi profeſſo
ſo piacere di accettare queſta offerta
come figlia di quella vera ſtima, ed
amicizia che profeſſo ad uno che come
Voi coltiva le Lettere, ed ama la corri-
ſpondenza di quelli che vi ſono omo-
genei; mentre pregovi di riconoſcermi
qual mi profeſſo
Nell'E. V.
Firenze 19. Novembre 1781.
Voſtro Vero Servo
L'EDITORE.
L'EDITORE.