Cambiagi, Gaetano, Guida al forestiero per osservare con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze, 1790

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1 ſcritte, ſe ne trovano in queſta Chieſa e nel
Convento alcune di Cimabue, e di Giotto, le
quali, quantunque ſiano dalle moderne pitture
ſuperate in bellezza, non è però, che non
meritino di eſſere tenute in grande ſtima, per
la venerazione, che ſi dee a quei due primi
Maeſtri, e Reſtauratori della Pittura.
E' altresì
oſſervabile il maraviglioſo Pergamo, tutto di
marmo di Seravezza, e vagamente intagliato da
Benedetto da Maiano.
Sono in eſſo cinque
Storiette de' fatti più ſingolari di S. Franceſco,
ſcolpite in baſſorilievo, e così felicemente,
che non hanno prezzo.
Ne' vani, che ſono
in mezzo de' beccatelli, ſi vedono cinque ſta-
tuette a ſedere di bellezza ſtraordinaria, che
rappreſentano la Fede, la Speranza, la Ca-
rità, la Fortezza, e la Giuſtizia.
Più ammira-
bile però fu l'artifizio uſato nell'adattar queſto
Pergamo ad una colonna, nella quale rimane
incaſſato, eſſendochè la medeſima colonna ſia
nel mezzo forata, e per una ſcala acconciavi
dentro vi ſi aſcenda.
Alla grandezza della Chieſa
corriſponde il Convento, di moltiſſime comode
abitazioni ed aſſai di preſente abbellito, e abi-
tato da più di ſeſſanta Religioſi, tra' quali in
ogni tempo ſiorirono Uomini ſegnalati in let-
tere, in dignità più coſpicue, e in ſantità di
coſtumi.
In queſta Chieſa, e nei ſuoi Cimiteri

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