141121Coniche. Cap. XXXI.
era notabilmente cauo, il che pur conferma
ciò, che ſi è detto di ſopra.
ciò, che ſi è detto di ſopra.
Non hò voluto veramente tacere quel-
lo, che mi è venuto in mente, ò che hò potuto
intẽdere da altri, per rẽder credibile vn ſimile
artificio, e queſto hò fatto per inanimar’al-
tri ad affaticaruiſi intorno, ne penſo ſia poco
prima l’hauer’inteſo per dimoſtratione, che
operãdo conforme all’eſſemplare, debba ſe-
guirne l’effetto; poi il vedere da tanti rincon-
tri, quanto queſto penſiero mirabilmente
concordi con quello, che ſi troua ſcritto de
gli Specchi d’Archimede, di Proclo, e del
Porta; e finalmente l’hauer noi relatione di
Scrittori inſigni, e di prima claſſe, ciò eſſer
ſtato fatto, ci deue ben far credere, che ſia
coſa fattibile; ma l’eſſer ſtato fatto da pochi,
che ſia veramente coſa molto difficile, ma
non impoſſibile da farſi. Non hò, dico, volu-
to naſcondere ſotto il ſilentio, ò mettere in
cifra il mio ſenſo in coſa, che può apportare
tanto guſto, marauiglia, & vtilità à ſtudioſi
de’ſegreti di Natura, eſſendo l’huomo, come
diceua Platone, nato non per ſe ſteſſo ſolo, ma
per giouare à gli altri ancora, hauendo
lo, che mi è venuto in mente, ò che hò potuto
intẽdere da altri, per rẽder credibile vn ſimile
artificio, e queſto hò fatto per inanimar’al-
tri ad affaticaruiſi intorno, ne penſo ſia poco
prima l’hauer’inteſo per dimoſtratione, che
operãdo conforme all’eſſemplare, debba ſe-
guirne l’effetto; poi il vedere da tanti rincon-
tri, quanto queſto penſiero mirabilmente
concordi con quello, che ſi troua ſcritto de
gli Specchi d’Archimede, di Proclo, e del
Porta; e finalmente l’hauer noi relatione di
Scrittori inſigni, e di prima claſſe, ciò eſſer
ſtato fatto, ci deue ben far credere, che ſia
coſa fattibile; ma l’eſſer ſtato fatto da pochi,
che ſia veramente coſa molto difficile, ma
non impoſſibile da farſi. Non hò, dico, volu-
to naſcondere ſotto il ſilentio, ò mettere in
cifra il mio ſenſo in coſa, che può apportare
tanto guſto, marauiglia, & vtilità à ſtudioſi
de’ſegreti di Natura, eſſendo l’huomo, come
diceua Platone, nato non per ſe ſteſſo ſolo, ma
per giouare à gli altri ancora, hauendo