141117LIBRO I.
ra, quanto a me, egli è certo;
e come intendete
voi quello, ch’ e’ dice, che la forza viva ſi vuole
ammettere, acciocchè l’ effetto ſia eguale alla ca-
gione; moſtrando poi in tanti luoghi, particolar-
mentealle pagine 175. 176. di averla non per una
qualità reale de corpi, ma per una ſemplice idea de
i matematici; quaſi gli effetti doveſſero uguagliarſi
alle lor cagioni nella mente dei matematlci, e non
ne i corpi. Ma vegniamo al cangiamento, di cui
dicevate: intorno al quale io argomenterò per
modo, che non avrò biſogno di ſtabilire, in che
egli conſiſta; perchè in qualunque conſiſta delle
tre coſe, che avete detto, io vi farò chiaro che
ſempre confuſione ne naſce, e diſordine. E pri-
mamente ſe il cangiamento prodotto dalla poten-
za foſſe la forza viva, che il corpo acquiſta; di-
cendoſi poi, che la forza viva è una virtù con-
ſervatrice del cangiamento, verrebbe a dirſi che
la forza viva foſſe una virtù conſervatrice della
forza viva; che ſarebbe brutta definizione. Se il
cangiamento poi foſſe la velocità; ne ſeguirebbe,
che la forza viva, che ne è la conſervatrice, ſa-
rebbe la conſervatrice della velocità, e non eſ-
ſendo altro, ſarebbe proporzionale alla velocità,
cui conſervaſſe. Che ſe il cangiamento prodotto
dalla potenza foſſe quel paſſar, che fa il corpo, da
un luogo ad un’ altro; io dimando prima, come
poſſa la potenza determinare il corpo a ſcorrere
un certo ſpazio, e non determinarlo inſieme a
ſcorrerlo in certo tempo; perchè in verità fino
voi quello, ch’ e’ dice, che la forza viva ſi vuole
ammettere, acciocchè l’ effetto ſia eguale alla ca-
gione; moſtrando poi in tanti luoghi, particolar-
mentealle pagine 175. 176. di averla non per una
qualità reale de corpi, ma per una ſemplice idea de
i matematici; quaſi gli effetti doveſſero uguagliarſi
alle lor cagioni nella mente dei matematlci, e non
ne i corpi. Ma vegniamo al cangiamento, di cui
dicevate: intorno al quale io argomenterò per
modo, che non avrò biſogno di ſtabilire, in che
egli conſiſta; perchè in qualunque conſiſta delle
tre coſe, che avete detto, io vi farò chiaro che
ſempre confuſione ne naſce, e diſordine. E pri-
mamente ſe il cangiamento prodotto dalla poten-
za foſſe la forza viva, che il corpo acquiſta; di-
cendoſi poi, che la forza viva è una virtù con-
ſervatrice del cangiamento, verrebbe a dirſi che
la forza viva foſſe una virtù conſervatrice della
forza viva; che ſarebbe brutta definizione. Se il
cangiamento poi foſſe la velocità; ne ſeguirebbe,
che la forza viva, che ne è la conſervatrice, ſa-
rebbe la conſervatrice della velocità, e non eſ-
ſendo altro, ſarebbe proporzionale alla velocità,
cui conſervaſſe. Che ſe il cangiamento prodotto
dalla potenza foſſe quel paſſar, che fa il corpo, da
un luogo ad un’ altro; io dimando prima, come
poſſa la potenza determinare il corpo a ſcorrere
un certo ſpazio, e non determinarlo inſieme a
ſcorrerlo in certo tempo; perchè in verità fino