1l'oppoſito della concluſione, & una delle pre
meſſe, & ſi conchiude l'oppoſito dell'altra pre
mcſſa, come uerbigratia nell'argumento gia
detto, la concluſione è tale. l'auaritia non è
uirtù, & la ſua contradittoria è che ogni
auaritia è uirtù, laquale ſi piglia, & appli
ca alla maggiore del ſudetto argumento, che
è dal che ne ſegue poi l'oppoſito della minore,
che era l'auaritia non è laudabile, onde tale
ſarà l'argomento. Ogni uirtù è laudabile,
ogni auaritia e uirtù, adunque ogni auaritia
è laudabile, & ecco che la concluſione di que
sto argumento è contradittoria della minore
del primo che gia era stata ammeſſa per uera,
& però ſi chiama conuerſione per l'impoßibi
le, perche è impoßibile che due contraditto
rie ſieno inſieme uere. MOR. Non acca
derà che piu ui moleſti intorno alle conuerſio
ni, paſſate dunque a uoſtro piacere alla terza
figura, laquale, è quando quello che è ſugetto
nella maggiore è anco ſugetto nella minore,
& ella ha (per quello che uoi hauete detto)
ſei modi, de' quali n'aſpetto la uoſtra dichia
ratione. TOM. Il primo è quando la mag
giore eſtremità è in tutto'l mezo nel quale e
anco la minore, & percio ſi conclude che la
maggiore eſtremità è in qualche parte della mi
nore, & è retto dalla uoce Darapti. MOR.
meſſe, & ſi conchiude l'oppoſito dell'altra pre
mcſſa, come uerbigratia nell'argumento gia
detto, la concluſione è tale. l'auaritia non è
uirtù, & la ſua contradittoria è che ogni
auaritia è uirtù, laquale ſi piglia, & appli
ca alla maggiore del ſudetto argumento, che
è dal che ne ſegue poi l'oppoſito della minore,
che era l'auaritia non è laudabile, onde tale
ſarà l'argomento. Ogni uirtù è laudabile,
ogni auaritia e uirtù, adunque ogni auaritia
è laudabile, & ecco che la concluſione di que
sto argumento è contradittoria della minore
del primo che gia era stata ammeſſa per uera,
& però ſi chiama conuerſione per l'impoßibi
le, perche è impoßibile che due contraditto
rie ſieno inſieme uere. MOR. Non acca
derà che piu ui moleſti intorno alle conuerſio
ni, paſſate dunque a uoſtro piacere alla terza
figura, laquale, è quando quello che è ſugetto
nella maggiore è anco ſugetto nella minore,
& ella ha (per quello che uoi hauete detto)
ſei modi, de' quali n'aſpetto la uoſtra dichia
ratione. TOM. Il primo è quando la mag
giore eſtremità è in tutto'l mezo nel quale e
anco la minore, & percio ſi conclude che la
maggiore eſtremità è in qualche parte della mi
nore, & è retto dalla uoce Darapti. MOR.