Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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1 fo di queſto Convento, e di poi Veſcovo
di Fieſole.
E' queſta Cappella tutta incroſta-
ta di marmi bianchi di Carrara, e di miſtj
di Seravezza, con Pilaſtri, Fregi, e Corni-
cione d'Architettura compoſita.
In faccia,
e quaſi ſopra l'Altare [il quale però rima-
ne alquanto iſolato] v'è una Tavola di mar-
mo bianco, lavorata con grand'eccellenza
da Gio: Batiſta Foggini, che in queſta, ed
in altre opere ſue, ha dato ſaggio del ſuo
vivace intendimento.
E' figurato il Santo fra
le nuvole, in atto d'eſſere rapito al Cielo da
varj Angioletti, parte de' quali poſano ſo-
pra l'Urna, dov'è ripoſto il di lui Corpo,
e parte ſi ſoſtengono per aria con belle atti-
tudini, eſprimendo nel volto il giubbilo, che
ſentono nel portare quella grand'Anima.
alla Gloria Celeſtiale.
Sopra queſta gran Ta-
vola ſi vede un Dio Padre, parimente ſcol-
pito in marmo da Carlo Marcellini Scultore
ingegnoſo, ed in mezzo all'Urna un baſſo
rilievo d'argento d'eccellente lavoro.
An-
che nelle due bande laterali ſono due Ta-
vole di marmo, di mano dello ſteſſo Fog-
gini, in una delle quali è ſigurato il Santo
diſceſo dal Cielo per aſſiſtere all'eſercito
Fiorentino quando nella ſamoſa battaglia.
d'Anghiari meſſe in fuga, e ſuperò l'eſer-
cito di Filippo Maria Viſconti Duca di Mi-
lano, condotto da Niccolò Piccinino ſuo Ge-
nerale: e nell'altra ſi rappreſenta, quando
nel celebrare la prima Meſſa gli comparve
la Santiſſima Vergine con grandiſſimo ſtuo-
lo d'Angioli proferendo verſo il Santo quel-
le parole:
Servus meus es tu, quia elegi te,
& in te gloriabor.
Che diremo poi della Cu-

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