143123Coniche. Cap. XXXI.
che potrei dire, per quanto s’aſpetta à facili-
tar l’operatione, acciò gli altri habbino d’af-
faticarſi loro ancora, e per non eſſer giuſta-
mente ripreſo d’hauer publicato affatto vn
tal ſecreto, del quale non ſi sà ſe altri n’habbi
mai voluto ſcriuere, ſe nõ il Porta, con parole
oſcure, & enimmatiche, & il Keplero pur’ in
poche parole attribuendolo alle lenti, come
ſi è detto di ſopra; e ſe ben ſi crede da alcuni,
che Archimede ſcriueſſe ancora lui vn’ Ope-
ra de’ Specchi, commentata da vn tal Goga-
ua, ciò però è tenuto per coſa molto dubbio-
ſa; La difficoltà dunque, che vi reſta per met-
terlo in prattica, ſpero che mi liberarà da que
ſta cenſura; oltre che l’hauer’io ſmarrito alcu-
ne ſcritture, nelle quali per mia memoria ha-
ueuo deſcritto le ſudette coſe, per non eſ-
ſer da altri preoccupato, mi hà fatto fare in
parte queſta riſolutione. Vi agginngerò an-
cora l’eſſortationi dell’Illuſtriſs. Sig. Ceſare
Marſili, non meno ornato di quelle parti no-
biliſſime, che à Caualiero ſi conuengono, che
verſatiſſimo nelle diſcipline Matematiche, al
quale parendo, che tal penſiero non ha-
ueſſe così dell’ ordinario, ſtimò eſſer
tar l’operatione, acciò gli altri habbino d’af-
faticarſi loro ancora, e per non eſſer giuſta-
mente ripreſo d’hauer publicato affatto vn
tal ſecreto, del quale non ſi sà ſe altri n’habbi
mai voluto ſcriuere, ſe nõ il Porta, con parole
oſcure, & enimmatiche, & il Keplero pur’ in
poche parole attribuendolo alle lenti, come
ſi è detto di ſopra; e ſe ben ſi crede da alcuni,
che Archimede ſcriueſſe ancora lui vn’ Ope-
ra de’ Specchi, commentata da vn tal Goga-
ua, ciò però è tenuto per coſa molto dubbio-
ſa; La difficoltà dunque, che vi reſta per met-
terlo in prattica, ſpero che mi liberarà da que
ſta cenſura; oltre che l’hauer’io ſmarrito alcu-
ne ſcritture, nelle quali per mia memoria ha-
ueuo deſcritto le ſudette coſe, per non eſ-
ſer da altri preoccupato, mi hà fatto fare in
parte queſta riſolutione. Vi agginngerò an-
cora l’eſſortationi dell’Illuſtriſs. Sig. Ceſare
Marſili, non meno ornato di quelle parti no-
biliſſime, che à Caualiero ſi conuengono, che
verſatiſſimo nelle diſcipline Matematiche, al
quale parendo, che tal penſiero non ha-
ueſſe così dell’ ordinario, ſtimò eſſer