Nota I relativa a pag. 69 lin. 19.
Di questi problemi, ci piace qui di recarne uno per saggio ai nostri lettori, e ab
biamo scelto il seguente, a mostrar come si possa rendere più compiuta la illustrazione
data nella prima delle Lettere astronomiche credute di Galileo, e pubblicate, da pa
gina 135-44, negli Studii sulla Divina Commedia da Ottavio Gigli (Firenze, Le Mon
nier, 1885).
biamo scelto il seguente, a mostrar come si possa rendere più compiuta la illustrazione
data nella prima delle Lettere astronomiche credute di Galileo, e pubblicate, da pa
gina 135-44, negli Studii sulla Divina Commedia da Ottavio Gigli (Firenze, Le Mon
nier, 1885).
Problema di Astronomia dantesca:
Si come quando i primi raggi vibra,
La dove il suo Fattore il sangue sparse
(Cadendo Ibero sotto l'alta libra).
E l'onde in Gange, da nona riarse;
Si stava il Sole; onde il giorno sen gia,
Quando l'Angel di Dio lieto ci apparse.
Si come quando i primi raggi vibra,
La dove il suo Fattore il sangue sparse
(Cadendo Ibero sotto l'alta libra).
E l'onde in Gange, da nona riarse;
Si stava il Sole; onde il giorno sen gia,
Quando l'Angel di Dio lieto ci apparse.
(Purg., C. XXVIII, t. 1, 2).
Posto che, a muovere dall'Isole Fortunate, ora Canarie, la longitudine della fonte
dell'Ibero sia 12° 30′, e 16° la longitudine della sua foce; posto che sia 66° la longi
tudine di Gerusalemme, e 148° 30′ quella della foce più orientale del Gange; si domanda
come stava, secondo la descrizione fattane dal Poeta, il sole rispetto all'orizzonte del
Purgatorio o di Gerusalemme?
dell'Ibero sia 12° 30′, e 16° la longitudine della sua foce; posto che sia 66° la longi
tudine di Gerusalemme, e 148° 30′ quella della foce più orientale del Gange; si domanda
come stava, secondo la descrizione fattane dal Poeta, il sole rispetto all'orizzonte del
Purgatorio o di Gerusalemme?
Fig. I
HSGT concentrico a lui, un cerchio massimo della Terra.
Sia P il polo, PL il meridiano principale delle Isole Fortu
nate, PM il meridiano, che passa sull'Ibero e per la Libbra,
PN quello che passa sulla foce del Gange, PO il meridiano del
sole, nel tempo a cui si riferisce l'osservazione, e AHD il
meridiano comune al Purgatorio e a Gerusalemme. Si cerca
l'angolo FPO=FDE—EDO=180°—EDO. Ma EDO=
EL+LM+MO perciò, a risolvere il problema, conviene
cercare i tre angoli che compongono il secondo membro di
questa equazione: EL=90°—LD=90—66=24. LM
potrebbe tanto farsi uguale a 12° 30′, quanto a 16° non di
cendo nulla il Poeta che accenni, dell'Ibero, o alla sorgente o alla foce. Ma osservando
anche noi con Galileo (ivi, pag. 135) che caggiono propriamente i fiumi dalle loro
fonti, crediamo di poter fare LM=12°, 30′, MO, dall'altra parte, è uguale a 360°—OAM,
e quest'angolo OAM sarebbe l'ascensione retta di un punto M, o di una delle stelle, in
cui si configura la Libbra. Qui sembra anche a noi con Galileo d'avere un indizio più
certo, imperocchè, dando il Poeta l'epiteto di alta alla Libbra, par chiaro volere accen
nare alla lance di lei più settentrionale, e di questa lance più settentrionale, alla stella
più cospicua. Nelle Tavole alfonsine, delle quali si dovette anche Dante servire, si re
gistra, del bacino settentrionale della Libbra, una stella di seconda grandezza, la quale
HSGT concentrico a lui, un cerchio massimo della Terra.
Sia P il polo, PL il meridiano principale delle Isole Fortu
nate, PM il meridiano, che passa sull'Ibero e per la Libbra,
PN quello che passa sulla foce del Gange, PO il meridiano del
sole, nel tempo a cui si riferisce l'osservazione, e AHD il
meridiano comune al Purgatorio e a Gerusalemme. Si cerca
l'angolo FPO=FDE—EDO=180°—EDO. Ma EDO=
EL+LM+MO perciò, a risolvere il problema, conviene
cercare i tre angoli che compongono il secondo membro di
questa equazione: EL=90°—LD=90—66=24. LM
potrebbe tanto farsi uguale a 12° 30′, quanto a 16° non di
cendo nulla il Poeta che accenni, dell'Ibero, o alla sorgente o alla foce. Ma osservando
anche noi con Galileo (ivi, pag. 135) che caggiono propriamente i fiumi dalle loro
fonti, crediamo di poter fare LM=12°, 30′, MO, dall'altra parte, è uguale a 360°—OAM,
e quest'angolo OAM sarebbe l'ascensione retta di un punto M, o di una delle stelle, in
cui si configura la Libbra. Qui sembra anche a noi con Galileo d'avere un indizio più
certo, imperocchè, dando il Poeta l'epiteto di alta alla Libbra, par chiaro volere accen
nare alla lance di lei più settentrionale, e di questa lance più settentrionale, alla stella
più cospicua. Nelle Tavole alfonsine, delle quali si dovette anche Dante servire, si re
gistra, del bacino settentrionale della Libbra, una stella di seconda grandezza, la quale