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pola tutta dipinta da Luca Giordano Pittore
famoſo? Belliſſima è l'invenzione, vago il
colorito, e nelle tante figure, che vi ſi ve-
dono, ſi conoſce l'eccellenza di ſuo pennel-
lo, il quale con preſtezza non ordinaria, ed
eguale ſelicità, aveva prima terminata, e,
compita perfettamente l'opera, di quel che
altri l'abbiano appena abbozzata. Finalmen-
te non paſſeremo ſotto ſilenzio le memorie,
che quivi ſi trovano degli Uomini Illuſtri di
queſta Famiglia, e ſpecialmente de' due Por-
porati già defunti, la fama de' quali ſarà eter-
na nella memoria de' poſteri. Il primo ſu
Piero Corſini Auditore del Sacro Palazzo,
Veſcovo di Volterra, e poi di Firenze, aſ-
ſunto alla Porpora da Urbano V. Sommo
Ponteſice; ſu Legato in Germania, dove con-
chiuſe la Pace fra l'Imperatore Carlo IV. il
Rè d'Ungheria, e il Duca d'Auſtria, e do-
po molte fatiche, morì in Avignone l'anno
1405. Il ſecondo fu Neri Corſini poc'anni ſo-
no deſunto, che dopo di avere ſoſtenuto mol-
te cariche, e ſpecialmente di Teſoriere del-
la Camera, ſu da Aleſſandro VII. eletto Car-
dinale, e di poi fatto Veſcovo d'Arezzo.
Nel voltare della croce verſo la porta, ſi
trova alla Cappella de' Carucci la Tavola di-
pinta da Batiſta Naldini, in cui vien ſigura-
to Criſto, quando riſuſcita il figliuolo della
Vedova di Naim. Di poi ſegue di mano del
Butteri la Storia del Centurione, che chiede
a Criſto la ſanità pel ſigliuolo, e l'ottiene.
Del mentovato Naldini ſono le due Tavole
appreſſo. In una è Criſto, che ſa orazione
nell'Orto, e nell'altra l'Aſcenſione del me-
deſimo al Cielo, amendue ſtimate grande-
famoſo? Belliſſima è l'invenzione, vago il
colorito, e nelle tante figure, che vi ſi ve-
dono, ſi conoſce l'eccellenza di ſuo pennel-
lo, il quale con preſtezza non ordinaria, ed
eguale ſelicità, aveva prima terminata, e,
compita perfettamente l'opera, di quel che
altri l'abbiano appena abbozzata. Finalmen-
te non paſſeremo ſotto ſilenzio le memorie,
che quivi ſi trovano degli Uomini Illuſtri di
queſta Famiglia, e ſpecialmente de' due Por-
porati già defunti, la fama de' quali ſarà eter-
na nella memoria de' poſteri. Il primo ſu
Piero Corſini Auditore del Sacro Palazzo,
Veſcovo di Volterra, e poi di Firenze, aſ-
ſunto alla Porpora da Urbano V. Sommo
Ponteſice; ſu Legato in Germania, dove con-
chiuſe la Pace fra l'Imperatore Carlo IV. il
Rè d'Ungheria, e il Duca d'Auſtria, e do-
po molte fatiche, morì in Avignone l'anno
1405. Il ſecondo fu Neri Corſini poc'anni ſo-
no deſunto, che dopo di avere ſoſtenuto mol-
te cariche, e ſpecialmente di Teſoriere del-
la Camera, ſu da Aleſſandro VII. eletto Car-
dinale, e di poi fatto Veſcovo d'Arezzo.
Nel voltare della croce verſo la porta, ſi
trova alla Cappella de' Carucci la Tavola di-
pinta da Batiſta Naldini, in cui vien ſigura-
to Criſto, quando riſuſcita il figliuolo della
Vedova di Naim. Di poi ſegue di mano del
Butteri la Storia del Centurione, che chiede
a Criſto la ſanità pel ſigliuolo, e l'ottiene.
Del mentovato Naldini ſono le due Tavole
appreſſo. In una è Criſto, che ſa orazione
nell'Orto, e nell'altra l'Aſcenſione del me-
deſimo al Cielo, amendue ſtimate grande-