Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1aveva allora 221° di longitudine e di latitudine 8° 30′. A questa stella par doversi riferire
il meridiano, al quale accenna il Poeta.
Ond'è che posto ι=221, λ=8°, 30′, ε=23°, 30′,
si potrà colle ordinarie formule date dai Formularii di Trigonometria cos.P=cos.Ι.cos.λ,
tang φ=(tang.λ)/(sen ι), tang.α=tang.φ cos (ε+φ), calcolare OAM=α, che, eseguiti con­
venientemente i calcoli, si troverà uguale a 221°, 13′.
Perciò avremo MO=138° 47′,
EDO=175° 17′, FO=4° 43′.
Onde il sole, quando l'Angel di Dio apparse ai Poeti,
stava così: era alto cioè 4° 43′ sull'orizzonte di Gerusalemme.
Sarebbe così tutto bene aggiustato, per modo che l'interpretazione astronomica, la
quale abbiamo data sulle orme di Galileo, risponderebbe a tutte le parti della descrizione
fatta nelle due sopra citate terzine dal Poeta, imperocchè PN, meridiano che passa per
la foce del Gange non sarebbe lontano da PO, meridiano del Sole, che di soli 2° 47′;
onde s'accomoda, anco per questa parte, l'interpretazione astronomica a quel che sog­
giunge alla sua descrizione il Poeta: E l'onde in Gange da nona riarse.
Se non che ci si fanno qui incontro alcune difficoltà. Come mai poteva dire il Poeta
che il sole vibrava i primi raggi sui colli di Gerusalemme, essendo già alto più di quattro
gradi e mezzo sull'orizzonte?
Di più, noi abbiamo supposto con Galileo che fosse il sole
nel punto preciso dell'Equinozio di Primavera.
Ma è ciò contrario all'opinione di tutti
quanti i commentatori, i quali dicono che a tempo dell'Equinozio incomincia la rappre­
sentazione del Dramma, e che la scena, la quale qui si dipinge, dovette seguire almeno
tre o quattro giorni dopo, nel qual tempo si doveva il sole esser dilungato da quel punto
equinoziale, in longitudine, tre o quattro gradi.
Le difficoltà a noi sembrano giuste, ond'è che proporremmo di riformare l'inter­
pretazione galileiana al modo seguente.
Osservando che anche Gerusalemme è situata in
altura, e che è contrapposta, nella fantasia del Poeta, alla montagna altissima del Purga­
torio, ci sembra assai ragionevole che, com'egli mise in conto una notevole depressione
dell'orizzonte per l'una, così qualche depressione dovesse pure mettere in conto per
l'altra.
Immaginiamo perciò che sulla vetta delle più alte torri di Gerusalemme inco­
minciasse il sole a vibrare i suoi raggi, quand'era ancora di 1° 17′ sotto all'orizzonte
razionale.
In questa ipotesi, ritenute tutte le altre parti della dimostrazione, si potrebbe
dare al sole sei gradi di ascensione retta, i quali, calcolando la formula tang.
c=. . .
tang.
a cos. B, si trovano corrispondere a 4° 9′ di longitudine. Così rimarrebbero, come
sopra, tutte le partt aggiustate, nè sarebbe a dubitar che non si potesse, con quella posizione
del sole, accordar l'effetto del riardere l'onde del Gange, perchè l'ora di nona, com­
prendendo le prime sei ore avanti mezzogiorno, comprende certamente anco quella, nella
quale si trova il sole sei gradi di distanza dal meridiano, e potea perciò ben dire il Poeta
che in quella posizione del sole le onde del Gange eran riarse dall'ore di nona.
Se l'aver concordate così tutte quante le parti astronomiche e geografiche della de­
scrizione dantesca, ci potesse assicurare della verità della nostra interpetrazione, avremmo
di qui un dato certo a poter inferire il mese e il giorno preciso, nel quale immagina il
Poeta essersi rappresentata la scena.
Poniamo, infatti, secondo la più probabile e più co­
mune opinione, che fosse il 1300 l'anno della visione dantesca.
Quando l'Angel di Dio
apparse ai Poeti, abbiam veduto che il sole dovea avere 4° 9′ in longitudine, e dovevan
perciò esser trascorsi più di quattro giorni, da quello in cui entra il sole nel punto di
Primavera.
Se, come a noi, così ai tempi di Dante, fosse entrata la Primavera il dì 21 di
Marzo, è certo che la scena descritta nel XXVII del Purgatorio, si sarebbe rappresentata
la sera del dì 25 di quello stesso mese.
Ma per que'disordini cronologici, che hanno la
loro origine in quella parte frammentaria de'giorni, ne'quali compiesi la tropica rivolu-

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