Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1745

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1 colo XIII. per aver' eſſo in Firenze, colla ſua
predicazione, ed eſempio, fatto gran frut-
to, ed anco in ſegno delle vittorie avuteſi
da' Cattolici contro gli Eretici Manichei,
propriamente padri degli Albigenſi.
La,
detta Statua del Santo Martire è ſtata non
ha molto rifatta in luogo dell'antica, che
vi era, quaſi disfatta dal tempo; ed è di
mano di Antonio Montauti.
Entrando in
Chieſa, troveremo alcune Tavole dipinte
da eccellenti Maeſtri, di alcune delle quali
daremo brevemente notizia.
La prima, che
è in molta ſtima, è la Tavola della Cap-
pella de' Capponi di mano di Jacopo da
Pontormo, che molto vi dipinſe, ed evvi
un Ritratto ſomigliantiſſimo di San Carlo
Borromeo d' eccellente pennello, collocato
in un ornamento di pietre di gran pregio,
fatto col diſegno del famoſo Vignola; ſicco-
me altresì la Tavola di Bernardino Poccetti
nella Cappella de'Canigiani.
E' anco mi-
rabile un Ritratto d' Aleſſandro Barbadori
nella Cappella già de' Barbadori, ora del
Principe di Paleſtrina, di moſaico, con am-
mirabile eccellenza condotto, nè ſi dubita,
che ſia opera del famoſo Marcello Proven-
zale; Appreſſo ſegue la Cappella de' Cioli,
dove di mano del Volterrano è dipinta l'
Aſſunzione di Maria Vergine con le Sante
Caterina da Siena, e Margherita da Cor-
tona.
Dipoi quella de' Guicciardini, ove ſi
vede una belliſſima Tavola di mano di Si-

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