Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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[71.] Come potiamo ſentir quel ſuono, che per altro uon s vdirebbe, ò ſentir meglio quello, che de-bolmente ſi ſente. Cap. XXXIII.
[73.] Come per il contrario potiamo inuigorire il ſuono, ſi che ſia ſentito più gagliardo, che non ſi ſentirebbe. Cap. XXXIV.
[74.] Come ſi poſſa fabricare vna stanza talmente, che chi ſtarà in vn’angolo di quella, ſenta il ſuo-no fatto nell’altro angolo diametral-mente oppoſto, non ſentendo quel-li, che ſaranno nel mezo. Cap. XXXV.
[75.] De i Vaſi Teatrali di Vitruuio. Cap. XXXVI.
[76.] Delle altre ſuperficie, che dal vario mouimento, ò fluſſo delle Settioni Coniche poſſono eſſer generate. Cap. XXXVII.
[77.] Della cognitione del Moto. Cap. XXXVIII.
[78.] Del mouimento de’corpi graui. Cap. XX XIX.
[79.] Qual ſorte dilinea deſcriuano i graui nelloro moto, ſpiccati che ſiano dal proiciente. Cap. XL.
[80.] Dimoſtratione ſopra la figura 25.
[81.] Corollario.
[82.] Come ſi deſcriuino le Settioni Coniche. Cap. XLI.
[83.] De i modi particolari di deſcriuere le Settioni Coni-che, che s’aſpettano all’inuention ſolida. Cap. XLII.
[84.] De’modi particolari di deſcriuere le Settioni Coniche, che s’aſpettano all’inuention piana vera. Cap. XLIII.
[85.] Come ſi deſcriua la Iperbola con vn filo, primo modo della inuention piana vera. Cap. XLIV.
[86.] Come ſi deſcriua la Parabola con vn filo; primo modo della inuention piana vera. Cap. XLV.
[87.] Come ſi deſcriua la Parabola, mediante gl’iſtrumen-tiſodi, composti diregoli, ch’è ilſecondo mo-do dell’inuention piana vera. Cap. XLVI.
[88.] Come ſi deſcriua la Iperbola con le righe, ſecondo mo-do dell’inuention piana vera. Cap. XLVII.
[89.] Come ſi deſcriua l’Eliſsi con le righe, ſecondo modo dell’inuention piana vera. Cap. XLVIII.
[90.] Dei modi particolari di deſcriuere le Settioni Coni-che, appartenenti all’Inuention piana per i punti continuati. Cap. XLIX.
[91.] Come ſi deſcriua l’Iperbola, & Eliſsi per ì punticontinuati. Cap. L.
[92.] D’vn’altra maniera molto facile, & eſpediente, di deſcriuere per i punti continuati la Parabola, che habbi per foco vn determinato punto. Cap. L I.
[93.] Come dalla Parabola ſi poſſono dedurre infinite Iperbole, che con mirabile analogia vanno mutan-do i lati traſuerſi, mantenendo però ſempre l’iſteſ-ſo lato retto. Cap. LII.
[94.] In qual maniera ſi poſſi deſcriuere l’Iperbola equilatera, il cuifoco diſti dalla ſua ci-ma quanto noi vorremo. Cap. LIII.
[95.] Come ſi deſcriua l’Eliſsi, che habbiciaſcun de’ſuoi fochi distanti dall’eſtremità dell’aſſe quanto ſi voglia. Cap. LIV.
[96.] Corollario.
[97.] Di altre maniere ancora di dedurre le Settioni Coni-che vicendeuolmente l’vna dall’altra, o dal-la circonferenza del cerchio. Cap. LV. & vlt.
[98.] Deus nobis vſuram vitæ dedit, & ingenij tamquam pecuniæ, nulla praſtituta die.
[99.] Errcri ſcorſi per inauuettenz@ nello ſtampate.
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147127Coniche. Cap. XXXII. volte ſentito cercar da alcuni il modo di fa-
re vn paro d’occhiali, che faceſſero l’effetto
del Cannocchiale, io penſai, che ciò in tal
modo ſi poteſſe fare, cioè, che ſi collocaſſe vn
traguardo da vna bãda, e dall’altra vno Spec-
chietto cauo, poiche mettendoci noi queſto
paro d’occhiali, con il contra porui vno Spec-
chio piano auuicinato, ò allontanato, quanto
cõporta il veder diſtin tamente l’oggetto den-
tro lo Specchietto cauo (ſcorgendoſi però l’v-
no, e l’altro nello Specchio piano, antepoſto
alla noſtra faccia) ſi ottenerà l’effetto del Cã-
nocchiale, egli è però vero, che douẽdo ſta-
re queſti allo ſcoperto, faranno il medeſimo,
che il vetro cauo, ò conueſſo, adoperati fuor
della canna, anzi per farſi vna rifleſſione
di più, cioè dallo Specchio piano, verremo
anco perciò à ſcapitar più nell’operatione;
ciò però con queſta occaſione hò voluto ac-
cẽnare, come per vna bizzarria, per dar qual-
che ſodisfattione à’curioſi, che voglion cer-
car miglior pane, che di farina, poiche all’ec-
cellenza del Cannocchiale, non arriuaranno
mai, per mio credere, ne i Specchi combina-
ti inſieme, ne accompagnati con le lenti,

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