Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, 1771
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1 ſima Tavola della Sammaritana opera d'Aleſ-
ſandro Bronzino, ne vien poi il Sepolcro
d'Antonio Strozzi fatto da Andrea da Fie-
ſole, ma la Madonna, e gli Angioli ſono
di Maſo Boſcoli.
In ultimo della Navata,
alla Cappella de Ricci, la Tavola di S. Ca-
terina della ſteſſa Famiglia è di mano di
Gaetano Romanelli.
E finalmente tralle due
porte è effigiato S. Vincenzio Ferreri, dal
Pittore Iacopo di Meglio.
Uſcito di Chie-
ſa il Foreſtiero e conſierando l'antichiſſima
facciata fatta fabbricare da Orazio Rucel-
lai; vedrà l'Armilla di Tolomeo per oſſer-
var l'ingreſſo del Sole nel primo punto d'
Ariete fattavi collocare dal Gran-Duca Co-
ſimo I., dall'altra parte uno Gnomone per
comodo degli Studenti d'Aſtronomia, ope-
ra di F. Ignazio Danti dello ſteſſo ordine.

Dalla Chieſa paſſeremo nel Convento, ada-
giato di comode abitazioni, in cui ſon
molte coſe degne d'eſſer vedute da ciaſche-
dun Foreſtiero.
Primieramente ſi trova un
Chioſtro aſſai grande, le cui Pareti lungo
la Chieſa furono dipinte a verde terra di
ſacre Iſtorie da Paolo, detto degli Uccelli,
Pittore antico, e da altri alquanto a lui
anteriori, tutto il rimanente del Chioſtro.

E quivi ſitata la Cappella della Nazione

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