1eioè ſtando in cima del detto monticello, ouer ſtando iui da banda nel pie di quello.
N. Senza dubbio, che ſtando nel piano, cioè nel pie del monte, faria mag
giore effetto, ouer paſſata in detta fortezza, di quello faria ſtando nella ſommita del
monte. S.D. Et lo giudicarei, & giudico eſſer tutto al contrario, perche quelle che ti
rar anno dalla ſommita del monte ſaranno molto piu propinque alle muraglie di quel
la tal fortezza, di quello che ſaranno quelle che tirar anno dal pie del monte, & quan
to che la coſa doue ſe tira è piu propinqua alla artegliaria, per ragion naturale, la
balla douria far maggiore effetto in lei. N. Quando che un'artegliaria tiraſſe egual
mente per ogni uerſo ſegueria quello, che dice uoſtra Eccellentia. Ma per efficace ra
gioni ritrouo tutto all'oppoſito, cioè che ogni ſorte di artegliaria neceſſariamente ti
rara manco per line a retta, ſtante aliuellata di quello faria in qualunque altro modo
aſſettata, o per dir meglio, che ogni ſorte di artegliaria neceſſariamente tirara pile
per linea retta ſtante alquanto elleuata dauanti di quello fara ſtante quella à liuello,
& quanto piu ſtara elleuata tanto piu tirara per retta linea, il medeſimo ſi debbe in
tendere eſſendo abbaſſata, cioè che molto piu tir ara per linea retta ſtante quella al
quanto abbaſſata dauanti, di quello fara ſtante à liuello, & quanto piu ſtara abbaſ
ſata, tanto piu tirara per linea retta. S.D. Queſto che uoi dite, me pare una coſa mol
to ſtrania da credere, cioè à dire, che una medeſima quantita, e poſſanza di poluere,
debbia ſpingere piu uigoroſamente una medeſima grauita di balla, per un uerſo, che
per un'altro, e pero haria à caro, che uoi me aßignaſti la ragione, e cauſa di questa uo
ſtra openione. N. La ragion di questo lo dimoſtr amo (per li accidenti accadenti nelli
ſuoi tiri) nella ultima propoſitione del Secondo libro della noſtra nuoua ſcientia, ue
ro è, che in tal dimoſtratione, non ſe aſſegna la cauſa propinqua di tale effetto, la qual
coſa in tal luoco pretermeßi, per non faſtidiar uostra Eccellentia, perche tal cauſa
propinqua, ſe dimoſtra con la ſcientia di peſi, la quale è una ſcientia di non poca ſpe
culatione, per eſſer quella ſubalternata, ſi dalla Geometria, come dalla natural Filo
ſophia. Ma quando non ſia graue à quella lo aſcoltarme, io mi sforzaro di dimostrar
la al preſente. S.D. Seguitatipur, ma ſotto breuita. N. Per dimoſtrar queſta coſa
rettamente ſono astretto uolendo eſſere inteſo à mandare auanti la diffinitione de alcu
ni termini opportuni, etiam alcune ſuppoſitioni, come ſi coſtuma in ciaſcuna ſcientia,
& perche tutte le coſe meglio ſe apprendono per eſſempio, che per parole. Pongo
per eſſempio la libra, ouer bilanza.a.b. con li dui brazzi.a.c. &.c.b. eguali, & il
centro, ſopra del qual lei gira, ſia il detto ponto.c.& nelle eſtremita di detti dui braz
zi ſlano congionti dui corpi egualmente graui, li quali nominaremo dalle medeſime
lettere, cioè.a.&.b. li quali dui corpi, per eſſere eguali in grauita, dal preſuppoſito,
& appeſi in longhezze eguali, cioè à gli detti dui brazzi.a.c.&.c.b. della propo
ſta libra, qual ſouo ſta ſuppoſti eſſere egualmente longhi, per la prima petitione adut
ta da Archimede, nel libro che fa del centro della grauita, quelli inclinar anno egual
mente, cioè che ſtaranno in equilibra, come di ſotto appare in figura.
N. Senza dubbio, che ſtando nel piano, cioè nel pie del monte, faria mag
giore effetto, ouer paſſata in detta fortezza, di quello faria ſtando nella ſommita del
monte. S.D. Et lo giudicarei, & giudico eſſer tutto al contrario, perche quelle che ti
rar anno dalla ſommita del monte ſaranno molto piu propinque alle muraglie di quel
la tal fortezza, di quello che ſaranno quelle che tirar anno dal pie del monte, & quan
to che la coſa doue ſe tira è piu propinqua alla artegliaria, per ragion naturale, la
balla douria far maggiore effetto in lei. N. Quando che un'artegliaria tiraſſe egual
mente per ogni uerſo ſegueria quello, che dice uoſtra Eccellentia. Ma per efficace ra
gioni ritrouo tutto all'oppoſito, cioè che ogni ſorte di artegliaria neceſſariamente ti
rara manco per line a retta, ſtante aliuellata di quello faria in qualunque altro modo
aſſettata, o per dir meglio, che ogni ſorte di artegliaria neceſſariamente tirara pile
per linea retta ſtante alquanto elleuata dauanti di quello fara ſtante quella à liuello,
& quanto piu ſtara elleuata tanto piu tirara per retta linea, il medeſimo ſi debbe in
tendere eſſendo abbaſſata, cioè che molto piu tir ara per linea retta ſtante quella al
quanto abbaſſata dauanti, di quello fara ſtante à liuello, & quanto piu ſtara abbaſ
ſata, tanto piu tirara per linea retta. S.D. Queſto che uoi dite, me pare una coſa mol
to ſtrania da credere, cioè à dire, che una medeſima quantita, e poſſanza di poluere,
debbia ſpingere piu uigoroſamente una medeſima grauita di balla, per un uerſo, che
per un'altro, e pero haria à caro, che uoi me aßignaſti la ragione, e cauſa di questa uo
ſtra openione. N. La ragion di questo lo dimoſtr amo (per li accidenti accadenti nelli
ſuoi tiri) nella ultima propoſitione del Secondo libro della noſtra nuoua ſcientia, ue
ro è, che in tal dimoſtratione, non ſe aſſegna la cauſa propinqua di tale effetto, la qual
coſa in tal luoco pretermeßi, per non faſtidiar uostra Eccellentia, perche tal cauſa
propinqua, ſe dimoſtra con la ſcientia di peſi, la quale è una ſcientia di non poca ſpe
culatione, per eſſer quella ſubalternata, ſi dalla Geometria, come dalla natural Filo
ſophia. Ma quando non ſia graue à quella lo aſcoltarme, io mi sforzaro di dimostrar
la al preſente. S.D. Seguitatipur, ma ſotto breuita. N. Per dimoſtrar queſta coſa
rettamente ſono astretto uolendo eſſere inteſo à mandare auanti la diffinitione de alcu
ni termini opportuni, etiam alcune ſuppoſitioni, come ſi coſtuma in ciaſcuna ſcientia,
& perche tutte le coſe meglio ſe apprendono per eſſempio, che per parole. Pongo
per eſſempio la libra, ouer bilanza.a.b. con li dui brazzi.a.c. &.c.b. eguali, & il
centro, ſopra del qual lei gira, ſia il detto ponto.c.& nelle eſtremita di detti dui braz
zi ſlano congionti dui corpi egualmente graui, li quali nominaremo dalle medeſime
lettere, cioè.a.&.b. li quali dui corpi, per eſſere eguali in grauita, dal preſuppoſito,
& appeſi in longhezze eguali, cioè à gli detti dui brazzi.a.c.&.c.b. della propo
ſta libra, qual ſouo ſta ſuppoſti eſſere egualmente longhi, per la prima petitione adut
ta da Archimede, nel libro che fa del centro della grauita, quelli inclinar anno egual
mente, cioè che ſtaranno in equilibra, come di ſotto appare in figura.