Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

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[151.] Arco tagliato dagli ornati nella Chieſa de’ PP. Geſuiti.
[152.] Depoſito del Sereniſſimo Principe Franceſco Venier nella Chieſa di S. Salvadore.
[153.] Arco ſenza fiancheggio nella Chieſa di S. Paolo, detta S. Polo.
[154.] Altro Arco ſenza fiancheggio nella Chieſa di San Bartolommeo.
[155.] Altare diſunito nelle ſue parti nella Chieſa di San Franceſco della Vigna.
[156.] Arco ſenza fiancheggio nell’ Altar Maggiore della Chieſa di San Baſilio.
[157.] Stravaganza di fronteſpizj, ed arco ſenza fiancheggio nella Chieſa di S. Silveſtro.
[158.] Archi ſenza fiancheggio nel Tabernacolo dentro la Chieſa dei Carmini.
[159.] Depoſito dei Sereniſſimi Principi Valieri nella Chieſa dei SS. Giovanni e Paolo.
[160.] Altare di S. Antonio Abate nella Chieſa di S. Salvadore, mal diretto nel rimenato.
[161.] Altra Cima d’Altare nella Chieſa della Madonna dell’Orto con rimenato ſcorretto.
[162.] Fronteſpizio dell’ Altare di S. Girolamo nella Chieſa di S. Salvadore con i modiglioni male ordinati.
[163.] Degli Archi poſti in aria nella Chieſa di S. Niccolò, in quella di S. Baſilio, ed in quella di S. Paolo, detto volgarmente S. Polo.
[164.] Capitello pendente a gocciola nel Depoſito di Luca Zeno nella Chieſa dei Frari.
[165.] Altro Capitello pendente a gocciola nel Depoſito di Marchio Treviſano nella Chieſa ſteſſa dei Frari.
[166.] Capitello Dorico pendente a gocciola poſto nella ſoffitta della Scuola di Filoſofia nel Collegio de’Geſuiti.
[167.] Arco a ſcartoccio nella Chieſa di S. Niccolò.
[168.] Altro arco a ſcartoccio nella Chieſa dei Padri Geſuiti.
[169.] Ringbiera, o pergolato ſulla facciata del Palazzo Grimani a San Luca ſul canal grande. Altra ringbiera ſulla facciata del Palazzo Peſaro ſul Canal grande. Altra ringbiera ſulla facciata del Palazzo Cornaro di calle della Regina ſul Canal grande.
[170.] Bizzarra porta nella facciata della Chieſa de’Padri Geſuiti.
[171.] Porta del Palazzo Piſani a Sant’ Angelo diſſonante nelle ſue parti.
[172.] Depoſito del Sereniſſimo Principe Giovanni da Peſaro, in cui ſono oſſervabili i quattro Mori con cuſcino ſulla teſta ſoſtenenti il maggior carico di tal Mauſoleo. Pilaſtri della Cappella maggiore di s. Maria dei Miracoli ſoſtentati dall’ improprietà d’un cuſcino.
[173.] Fronteſpizio, o Rimenato dell’ Altare del Criſto nella Nuova Chieſa di San Geremia.
[174.] Porte nel ſecondo Clauſtro del Convento dei Frari, una del Refettorio, l’altra della Foreſteria ſomiglianti.
[175.] Cima dell’ Altare di S. Franceſco nella Chieſa di S. Pantaleone.
[176.] Fronteſpizio dei quattro Altari, che ſono nella Chieſa di Santa Margberita.
[177.] Porta della sagreſtia nella Chieſa di S. Lcone, detto San Lio.
[178.] Pozzo ornato, d’ Ordine Dorico nel ſecondo Clauſtro del Convento dei Frari.
[179.] Del ſuperfluo uſo dei piediſtalli replicati, come ſono i preſenti, e molti altri praticati parimente negli Altari.
[180.] Del primo piano della Scala, e ſua arcata nel Palazzo di S. E. l’ Ambaſciator di Spagna.
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15244OSSERVAZIONI SOPRA GLI ERRORI
Avvertimenti pel retto operare.
Dalle molte porte e fineſtre, e da altre ſabbriche ſinora oſſervate in Roma, eſegui-
te in tanti, e sì varj modi, non ſarà inutile il riflettere ſopra quanto abbiamo ſco-
perto d’errore, e diſordine nelle medeſime;
e queſto per ſolo profitto di chi brama
erudirſi nel vero modo d’ operare ſenza inciampo e conſuſione;
e perchè ognuno poſ-
ſa reſtare illuminato dagli eſempj finora diviſati, e da quelli altresì, che andremo
eſponendo, non altra eſſendo la mira mia, che di giovare.
Non biſogna adunque
por mai peſi ſuori del vivo, nè aggravar mai le ſoglie, ſieno di porte, ſieno di fi-
neſtre, ſopra il vano:
non ſi dee porre cornici ſuori del ſodo: non tagliare i fron-
teſpizj allo ſcoperto:
non porgli a roverſcio: non tagliare gli architravi, poichè eſ-
ſi formano la legatura principale delle fabbriche:
non collocar peſi ſopra le Zanche,
nè porre le medeſime ove non convengono:
non raddoppiare i fronteſpizj, o i rime-
nati fuor di propoſito, nè appoggiargli ſul falſo:
non formare archi privi di fian-
cheggio, come diremo a ſuo luogo, e faremo coll’ eſempio alla mano rilevare il reo
efſetto, che producono:
non porre i pergolati, o ringhiere ſopra il vivo de’ goccio-
latoj delle cornici, poichè rieſcono di figura peſante, e ſconcia, come ſi vede con
frequenza;
ma porgli nel vivo della ſottoccornice dei modiglioni, mentre allora rie-
ſcono più ſvelti, e grazioſi:
in ſomma guardarſi bene dal confondere un Ordine coll’
altro, e dal porre l’ ordine inferiore ſopra l’ inferiore;
ma oſſervar l’ordine naturale.
Dee altresì sſuggirſi di porre Architettura a ridoſſo d’ altra Architettura, coprendo l’
una per far comparir l’ altra:
finalmente sſuggire i penſieri irregolari, sì in riguardo
alla ſoda, e ſeria Architettura, come riſpetto agli ornati, penſando ad operare ſol-
tanto in quel modo, che inſegnano la ragione, e l’Arte, non curandoſi di bizzar-
rie, che ſon ſempre vizioſe, ma operar poſatamente, come conviene ad un ſavio Ar-
chitetto.
Così operando ſaremo certi di non por piede in fallo, e l’opera noſtra ſarà
approvata, e commendata da tutti i buoni diſcernitori, e ci acquiſteremo quella ſteſ-
ſa gloria, onde ſon celebrati gli antichi Architetti.

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