1
do s' ammirano. Parimente in un gran Vi-
vajo ſi vede un altro Nettunno ſcolpito in
bronzo, ſopra varj moſtri marini di mar-
mo, di mano di Stoldo Lorenzi, opera
da quei, che intendono, molto lodata. Vi
ſi trova ancora una Grotta, ne' quattro an-
goli della quale, col diſegno, ed inven-
zione del Buontalenti, ſurono collocate.
quattro Statue di marmo, di mano di Mi-
chelagnolo Buonarroti, ma però ſolamen-
te abbozzate, le quali doveano ſervire pel
Sepolcro di Papa Giulio II. e che dal Ni-
pote di Michelagnolo, furono donate al
Granduca Franceſco. Vi ſono inoltre alcu-
ne Statue d' altri famoſi Maeſtri, che ren-
don più vaga la Grotta, che adorna di ſpu-
gne lavorate in varie forme, nella rozzez-
za di quei materiali dimoſtra una bellezza
non ordinaria. Ha la volta tutta dipinta,
di mano di Bernardino Poccetti, con sì
leggiadre, e bizzarre invenzioni, che in
un medeſimo tempo reca terrore, e dilet-
to; avvengachè quell'ingegnoſo Pittore,
ajutato in parte da una naturale apertura,
che reſta nella volta, finſe, che la mede-
ſima volta ſembraſſe di rovinare, e che da
quelle ſeſſure uſciſſero varj animali, i quali
non dipinti, ma veri, e naturali raſſem-
brano. Del reſto, chi voleſſe deſcrivere
tutte le Statue, che vi ſono ſenza numero
( molte delle quali ſurono lavorate da ma-
no eccellente, come quella di Morgante,
vajo ſi vede un altro Nettunno ſcolpito in
bronzo, ſopra varj moſtri marini di mar-
mo, di mano di Stoldo Lorenzi, opera
da quei, che intendono, molto lodata. Vi
ſi trova ancora una Grotta, ne' quattro an-
goli della quale, col diſegno, ed inven-
zione del Buontalenti, ſurono collocate.
quattro Statue di marmo, di mano di Mi-
chelagnolo Buonarroti, ma però ſolamen-
te abbozzate, le quali doveano ſervire pel
Sepolcro di Papa Giulio II. e che dal Ni-
pote di Michelagnolo, furono donate al
Granduca Franceſco. Vi ſono inoltre alcu-
ne Statue d' altri famoſi Maeſtri, che ren-
don più vaga la Grotta, che adorna di ſpu-
gne lavorate in varie forme, nella rozzez-
za di quei materiali dimoſtra una bellezza
non ordinaria. Ha la volta tutta dipinta,
di mano di Bernardino Poccetti, con sì
leggiadre, e bizzarre invenzioni, che in
un medeſimo tempo reca terrore, e dilet-
to; avvengachè quell'ingegnoſo Pittore,
ajutato in parte da una naturale apertura,
che reſta nella volta, finſe, che la mede-
ſima volta ſembraſſe di rovinare, e che da
quelle ſeſſure uſciſſero varj animali, i quali
non dipinti, ma veri, e naturali raſſem-
brano. Del reſto, chi voleſſe deſcrivere
tutte le Statue, che vi ſono ſenza numero
( molte delle quali ſurono lavorate da ma-
no eccellente, come quella di Morgante,