Alberti, Leon Battista, L' architettura

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153149LIBRO QVINTO. le perſone piu qualificate, la caſſa del pane, la carne ſalata, & i lardi da ſerbarſi ꝑ
i biſogni di giorno in giorno.
Gli altri ſi diſtribuiſchino di modo, che ciaſcuno
ſia ſopra le coſe ſue, &
pronto ad aſſeguirle. Il fattore di Villa ſtia a canto a la
porta principale, accioche non poſſa alcuno ſenza ſua ſaputa uſcir fuori la notte,
o portar uia coſa alcuna.
Que' c'hãno ad hauere cura de le beſtie, ſtieno preſſo
115 a le ſtalle, accioche per la diligentia loro, non reſti a farſi coſa alcuna, che ſcaggia.
Et queſto baſti quanto al numero de gli huomini. Gli Inſtrumen ti alcuni ſo-
no animati, come i beſtiami, &
alcuni ſenza anima come ſono i Carri, & i ferra-
menti, &
ſimili, per amor di sì fatti ſtrumenti facciſi a canto a la Cucina una gran
capanna ſotto la quale ſi riponga il carro, la Treggia, lo aratolo, il giogo, le ceſte
2210 da fieno, e ſimili altre coſe, &
ſia detta capanna uolta a mezo dì, accioche la fami
glia ne l'Inuerno ui ſi poſſa ſtare a paſſarſi al Sole i giorni di feſta.
Al Fattoio,
&
a lo Strettoio biſogna dare un' ſpatio grandiſsimo & nettiſsimo. Sia@i ancora
un magazino, doue ſi riponghino, &
ſi ferbino lo ſtaio, le paniere grandi di Vin-
chi, i panieri piccoli, le funi, i Sarchiegli, i beccaſtrini, &
altre sì fatte coſe. Sopra
3315 i legni, che attrauerſano le traui, ne le capanne diſtendinuiſi graticci, &
ſopra
ui ſi riponghino pali pertiche, aſte, uergoni ſermenti, &
fraſche, ſagginali, per i
buoi, &
canape, & lini non conci, & ſimili altre coſe. I Beſtiami ſono di due ſor-
ti una ſorte ſerue a lauorare, come i buoi, &
i cauagli; & l'altra ſorte ſerue a fare
frutto, come ſono le troie, le pecore, le capre, &
ogni armento. De Beſtiami
4420 da lauorare, diremo prima;
concioſia che e' ſeruino, come per inſtrumenti;
poi tratteremo di quelli, che ſeruono a far frutto, che s'aſpettano a la induſtria
del Fattore.
Fà che le ſtalle per le beſtie uaccine, & per i Caualli, non ſieno
l'inuerno fredde;
fa le Mangiatoie gagliarde, acciò non gettíno uia quel che tu
gli dai da mangiare.
Fà che i cauagli habbino gli ſtrami ſopra da alto, accio-
5525 che non ne poſsino hauere ſenza fatica, ſtando con la teſta alta, percioche e' ne
diueranno con le teſte piu aſciutte, &
piu agili di ſtiena. Per il contrario, da-
gli l'orzo, &
l'altre biade, che e' l'habbino a cauare, come giu baſſo d'una foſſa;
percioche egli haranno manco occaſione di inghiottirlo tutto a un tratto, &
manderanno giu le granella intere, &
oltra queſto diuenteranno di muſcoli, &
6630 di petto, piu gagliardi, &
piu robuſti. Sopra tutto biſogna guardarſi, che il mu-
ro de la mangiatoia, doue ha a ſtare uolta la fronte del Cauallo, non ſia humido;
il Cauallo ha il Craneo del ceruello ſottile, che non puo ſofferire nè l'humido,
nè il freddo, &
però guardati che per le fineſtre non ui entrino i raggi lunari.
La Luna fa' diuentare gli occhi bianchi, &
induce grauiſsima toſſa, a le pecore in-
7735 ferme i raggi de la Luna ſono come peſte.
A Buoi poni le mangiatoie piu baſ-
ſe, che poſsino ſtando a diacere rugumare.
Se i Caualli guarderanno il cam-
mino, diuenteranno horridi.
Il Bue hauendo al dirimpetto gli huomini, ſi ral
legra.
La Mula che ſtà in luogo caldo, o oſcuro, impazza. Sono alcuni che
penſano che la Mula ſia aſſai coperta dal Tetto, ſe ella harà coperto il capo, &

8840 l'altre parti non dà noia che ſieno eſpoſte al ſereno, &
al freddo. Lo ſpazzo
ſotto i Buoi laſtricalo di pietre, accioche per lo ſterco, &
per la ribalderia, non
ſe gli infracidi le Vnghie.
Sotto a Caualli farai una foſſa ne lo ammattonato, &
cuoprila di aſſe di leccio, &
di rouere, accioche e' non ui ſi generi per

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