Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1 pa Giulio II. e che dal Nipote di Miche-
lagnolo furono donate al Granduca France-
ſco.
Vi ſono inoltre alcune Statue d'altri
famoſi Maeſtri, che rendon più vaga la
Grotta, che adorna di ſpugne lavorate in
varie forme, nella rozzezza di quei mate-
riali dimoſtra una bellezza non ordinaria.

Ha la volta tutta dipinta di mano di Ber-
nardino Poccetti, con si leggiadre, e biz-
zarre invenzioni, che in un medeſimo tem-
po reca terrore, e diletto; avvegnachè
quell'ingegnoſo Pittore, aiutato in parte
da una naturale apertura, che reſta nella
volta, finſe, che la medeſima volta ſem-
braſſe di rovinare, e che da quelle feſſure
uſciſſero varj animali, i quali non dipin-
ti, ma veri, e naturali raſſembrano.
Del
reſto chi voleſſe deſcrivere tutte le Statue,
che vi ſono ſenza numero (molte delle
quali furono lavorate da mano eccellènte,
come quella di Morgante, e Barbino, ri-
tratti al naturale da Valerio Cioli) e l'al-
tre coſe più ragguardevoli, che adornano
queſto Giardino, non così preſto termine-
rebbe, ma di gran tempo averebbe biſo-
gno, come appunto richiedeſi, a chi de-
ſidera minutamente tutte le coſe oſſervare
di queſto luogo.
Dopo avere ammirato il
Regio Palazzo, e Giardino di S. M. I. ci
porteremo alla Chieſa di
de
pa
SAN FELICE IN PIAZZA, oſſervando pri-
ma la Colonna di marmo miſtio di Sera-
vezza, eretta in queſto luogo dal Grandu-

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