DelMonte, Guidubaldo, Le mechaniche

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COROLLARIO
Di qui è manifeſto, che le girelle della taglia, allaquale è legato
il peſo, fanno sì, che il peſo è ſoſtenuto da poſſanza minore,
di quel che ſia eſſo peſo, coſa che veramente non fanno le gi­
relle della taglia di ſopra.
Egli nondimeno conuiene ſapere, che come ſuole ſarſi, la girella della taglia di ſotto,
il cui centro è N, deue eſſere minore di quella girella, il cui centro è C, & que
ſta anche minore di quella, che ha il centro in B: & in ſomma ſe ſaranno più gi
relle nella taglia di ſotto legata al peſo, ſempre quella girella deue eſſere maggiore
delle altre, che è più vicina al peſo attaccato: ma al contrario hanno à diſporſi le
girelle nella taglia di ſopra, ilche ſi coſtuma di fare, acciò che le corde fra loro non
ſi intrichino; peroche in quanto alle girelle, ſiano ò grandi, ò picciole, non importa
nulla, ſeguendone ſempre l'iſteſſo.
Di più è da notare, ilche etiandio dalle coſe dette facilmente appare, che grandiſſima
differenza naſce tra la poſſanza, & il peſo dal legare la corda ouero in R della ta
glia di ſotto, ouero in S, percioche ſe ſi legherà in S, la poſſanza di G ſarà vn
ſeſto del peſo; ma ſe in R vn ſettimo, coſa che non accade alla taglia di ſopra:
percioche leghiſi la corda, come nella precedente figura, ouero in T, ouero in O,
ſempre la poſſanza di G ſarà vn ſeſto di eſſo peſo.
Dopo queſte coſe egli è da conſiderare in che modo la forza moua il peſo, & di più lo
ſpatio, & il tempo della poſſanza, che moue, & del peſo che è moſſo.
“Di piu egli è da notare ilche etiandio è manifeſto dalle coſe dette &c. Qui potreb­
be forſe ad alcuno parere difficile in che modo poſſa eſſere, che dal legare la cor­
da in R, ouero in S, come ſi vede in queſta figura, naſca tanta differenza.
Onde
notiſi che legando la corda in S, la girella Q reſta del tutto inutile, & è come
ſe ella non vi foſſe; & la corda per non eſſere attaccata in R alla taglia di ſotto,
ma in S fuori non ſoſtiene la taglia, talche la forza di G viene ad eſſere ſolamen
te vn ſeſto del peſo.
ſoggiunge poi ilche non auiene alla taglia di ſopra.” Doue
auertaſi che mentre ſi ha tenuto propoſito delle lettere S & R, ha biſognato guar
dare nella qui ſopraſcritta figura, ma in parlando di TO, egli è meſtieri per in­
tendere queſto loco mirare nella figura precedente, che è la ſeconda della nona
propoſitione, peroche iui ſono le lettere TO.
La ragione per la quale non naſca
differenza nella poſſanza à legare la corda in T ouero in O, ma ſia tutto vno,
è che la taglia di ſopra ſta ſempre ferma, per modo, che non importa nulla il le­
gare la corda in O nella taglia di ſopra, ouero in T fuori di eſſa, poiche am­
bidue i luoghi ſono immobili, & iui la corda ſta ferma.
Lequali tutte coſe l'auto
re hà toccato breuisſimamente per eſſere queſto trattato della taglia lungo, la­
ſciando al lettore ancora qualche coſa da ſpeculare per ſe medeſimo.

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