Zanotti, Francesco Maria
,
Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre
,
1752
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DELLA FORZA DE’ CORPI
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inſtruendolo delle ſue eſperienze et oſſervazioni,
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e manifeſtandogli le ſue leggi, non è da dubita-
<
lb
/>
re, che non gli apriſſe anche la chimica, la me-
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dicina, la notomia, e nol conduceſſe ne vaſti cam-
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/>
pi di tutta l’ iſtoria naturale. </
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echoid-s1860
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preserve
">La qual fiſica vor-
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rebbe però ſempre aver ſeco la geometria, e l’
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algebra, con le quali ſpeſſiſſime volte viene a de-
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liberazione, e ſi conſiglia; </
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echoid-s1861
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preserve
">e ſono eſſe tuttavia per
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lb
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ſe medeſime belliſſime ſcienze, e nobiliſſime, et
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oltre a ciò amiciſſime della metafiſica, da cui cre-
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dono eſſer nate; </
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echoid-s1862
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preserve
">così che io eſorterei il filoſoſo
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ad aſſumerle anche per lor medeſime; </
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echoid-s1863
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preserve
">perchè aſ-
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ſumendole ſolo in grazia della fiſica potrebbono,
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/>
e giuſtamente, averſelo a male. </
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echoid-s1864
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">E queſte poi lo
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introdurrebbono alla meccanica, all’ optica, all’
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/>
aſtronomia, delle quali diſcipline dovrebbe il fi-
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/>
loſofo eſsere peritiſſimo. </
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echoid-s1865
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preserve
">Parrà forſe ad alcuni,
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che io ſia faſtidioſo, e poco diſcreto, volendo
<
lb
/>
imporre al filoſofo tanto peſo di ſtudj, e di co-
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lb
/>
gnizioni, che non è perſona al mondo, che por-
<
lb
/>
tar lo poteſse. </
s
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<
s
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echoid-s1866
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preserve
">Ma ſe eglino penſeranno, che io
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lb
/>
non lo impongo a loro, ne a veruno di quelli,
<
lb
/>
che eſſi conoſcono, ma ad un filoſofo, che vor-
<
lb
/>
remmo immaginarci, e fingere, e che dovendo
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lb
/>
ſuperar tutti gli altri nella virtù, e nel ſapere,
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lb
/>
vogliamo ancora, che gli ſuperi nella memoria e
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lb
/>
nell’ ingegno, credo, che facilmente mi perdone-
<
lb
/>
ranno; </
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echoid-s1867
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preserve
">et anche mi ſcuſeranno, ſe io vorrò, che
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ſapendo eglitutte le ſcienze, che abbiamo dette,
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lb
/>
e molte altre, ſappia ancora l’ iſtoria loro, e </
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