Heron Alexandrinus, Spiritali di Herone Alessandrino

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1darà non lucignolo. Quando 86[Figure 86]
voremo che non corra più,
ſi chiuderà la chiauetta, e
fermaraſſi, e poi di nuouo
quando fia di biſogno, fare-
mo il medeſimo.
Poſſiamo
ancora far queſto con altro
modo più iſpedito, ſe la ba-
ſe doue era l'acqua ſi farà di_
uerſamente, reſtando l'al-
tre coſe tutte le medeſime,
dalla baſe, e l'acqua, che vi
è dentro in poi; la canna M
N habbia la bocca N forata
giù giù inſieme con il fuſto, o
cãna della lucerna, di modo
che ſporga fuora di eſſa can-
na, e poſſaſi turare: ſe alcu_
no dunque accoſtandoui la
bocca ſoffiarà per eſſa, il fia_
to paſſarà nel calice, e cac-
ciarà l'olio per la cãna XO,
e ſarà il medeſimo che già
ſi è detto prima, percioche
qualunque volta ſoffiaremo, infonderaſſi l'olio nel lucignolo: ma conuer-
rà che la parte eſtrema dell'orecchia, con il bucetto che rieſce nel luci-
gnolo, ſia ripiegata a rettangoli, acciò l'olio non venga ſoſpinto fuora.

ANNOTATIONI DI A. G.
1 Calice nel greco ſi legge γριεξηισξηε Bυξησταβεν, uoce familiare anco a latini, e ſignifica
propriamente ſporta, o caneſtro, come ſi raccoglie dalle parole di Ouidio nel 4.
de faſti doue dice
Hæc implet calathos lento de uimine nexos, Virg. in Alex. tibi
lilia plenis Ecce ferunt nimphæ calathis
,
Ma è poi ſtata uſata in altro ſignificato
ancora, e quando per un uaſo, quando per l'altro.
Il medeſimo Virg. diſſe nel 3
della Georgica Nocte premunt quod iam tenebris, & ſole cadente. ſub lucem ex-
portant calathis
,
doue deuendo tenere il fatte, conuiene che l'habbia poſto per un

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