Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
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OSSERVAZIONI SOPRA GLI ERRORI
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">CAPO SECONDO.</
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preserve
">DOpo d’ avere ſcoperti in varie fabbriche di Roma i molti errori commeſſi dagli
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lb
/>
Architetti, non ſarà fuor di propoſito, che ci facciamo ad eſaminare altresì
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lb
/>
la bella e ricca Città di Venezia nelle ſue ſontuoſe, e magnifiche fabbriche, eſegui-
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lb
/>
te da celebri Autori, come rileveraſſi ciò, che ſon per dire dai preſenti diſegni,
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lb
/>
riſpetto agli errori commeſſi, e che tuttora ſi commettono dai mal pratici Architet-
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lb
/>
ti, i quali hanno enormemente deſormato la buona maniera d’ operare, sì nell’
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lb
/>
ordine della ſoda, e antica Architettura, come altresì negli ornamenti di quella; </
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preserve
">e
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ſenza avvederſene ſi ſon ridotti a non più conoſcere il buono dal cattivo, trovan-
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lb
/>
doſi così fuori di ſtrada, ed afſatto ciechi, rinunziando d’ aprir gli occhi, e di co-
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lb
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noſcere il vero, ed abbracciando ſoltanto quello, che ſi chiama bizzarrìa e moda;
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/>
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">ſicchè vanno inſenſibilmente riducendo il perſetto nell’ imperfetto e guaſto. </
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">E ciò
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che giunto era al colmo della perfezione, come ſi ſcorge in Grecia, ed in Roma,
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confondono per modo, che più non ſi diſcerne la verità, nè la vera virtù. </
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preserve
">Queſto
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lb
/>
mio libero parlare non offenda alcuno, poichè io non ebbi mai, nè avrò altro ſine
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lb
/>
con ciò, ſe non quel ſolo, di vedere cioè ch’ entro una Città così nobile ſi per-
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lb
/>
fezionino ſempre più le belle Arti, e ſi accreſcano, nè ſi perdano fatalmente, ſicco-
<
lb
/>
me pur troppo è in altre Città accaduto.</
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">Delle ſoglie falſe, e peſanti.</
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">Sarà quì pure da conſiderarſi l’ abuſo delle falſe ſoglie, non meno di porte, che di
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lb
/>
fineſtre, il quale abuſo vien praticato in ſuppoſizione di novità, e bizzarria, non ri-
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lb
/>
flettendo quanto ciò ſia fuor di regola, nè poſſa aver luogo nel buono, a motivo
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lb
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della peſante, e ſalſa figura, che rappreſenta fuori d’ ogni ragione. </
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preserve
">Se queſti Ar-
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lb
/>
chitetti ſapeſſero ciò, che è neceſſario a ſaperſi, cioè, che le ſoglie delle porte, e
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lb
/>
fineſtre altro non rappreſentano, che un arpice, per legare l’ erte, o ſtipiti delle
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lb
/>
medeſime, e che queſti non poſſono eſſere aggravati dal peſo ſuori del vivo, perchè
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lb
/>
corrono riſchio di ſpezzarſi: </
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">e per difendergli da tale ſconcerto fa meſtieri valerſi
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del ripiego di formargli ſopra un rimenato di cotto entro il proprio muro, affinchè
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lb
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lo ſteſſo col proprio peſo non gli opprima, certamente ſe ne aſterrebbero. </
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">Queſta è
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la maniera del buon praticato, e da praticarſi; </
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">e non mai nelle forme da noi oſſer-
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vate uſarſi in Roma; </
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">ſebbene anche quì fra noi vi ſono i corrompitori, che ſenza
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ritegno fannoſi ad imitare il cattivo guſto, e non il vero, e buono, che convienſi,
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lb
/>
come ſi rileverà dagli eſempj, che con chiarezza vedremo negli appreſſo diſegni.</
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">Porta entro il Fondaco de’Tedeſchi.</
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">Per ſempre più comprovare quanto ſi è detto, e far conoſcere quanto ſia da ſchi-
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varſi l’ errore di porre i peſi fuori del vivo, ſervirà anche la preſente porta. </
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">La ra-
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gione ha certamente il ſuo luogo per ciò che riguarda il durevole, ſiccome ho in
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lb
/>
queſta oſſervato, che ſi vede entro il Fondaco de’ Tedeſchi, e ſerve d’ ingreſſo al
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luogo delle bullette, e ſpedizioni delle merci di detto Fondaco. </
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">Dee oſſervarſi la ſua
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/>
ſtruttura, che è aſſai ſtravagante, perchè moſtra di tener la ſoglia appena in luce
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lb
/>
del vano, lo che diſdice grandemente, oltre l’eſſer la medeſima oppreſſa dal peſo,
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lb
/>
che le ſovraſta, e già ſi oſſerva ſpezzata, mentre ha cornice, pilaſtri, e fronteſpi-
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lb
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zio per annicchiarſi nel mezzo il Leone Ducale. </
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">Non ſo capire, come poffa penſar-
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ſi così male, riſpetto alla ſuſſiſtenza non meno, che alla ſoda Architettura. </
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">Io vor-
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lb
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rei pur far comprendere tal verità, ſe mai foſſe poſſibile, e che ritornaſſe l’ uſo del
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lb
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buono operare. </
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">Gran coſa, che il buono ſia conoſciuto, e praticato da sì pochi, per
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non lo dire preſſo che abbandonato da tutti, e venga approvato ſolo quello, che
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lb
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non è degno d’approvazione, nè lo potrà eſſere giammai.</
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preserve
">Facciamoci pure ad oſſervare eſſa porta, e dal ſuo eſame agevol ſarà il compren-
<
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/>
dere la verità delle mie aſſerzioni. </
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">Queſta non ſolo ha la ſoglia peſante, ma anche
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poſitivamente inſuſſiſtente, a motivo del peſo, che l’ opprime al di ſopra; </
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preserve
">e poi per-
<
lb
/>
chè la ſua figura moſtra di non aver teſte valevoli per abbracciare, e ſtringer l’ er-
<
lb
/>
te medeſime, ma moſtrando d’ eſter quaſi in aria, e ſoſtener così il peſo </
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echo
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