Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1767

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1 ghezza a cenſeſſanta braccia ſi ſtende, e la
larghezza a cinquantaquattro.
Vien diviſo
in tre Navate, ripartite da belliſſime Colon­
ne di pietra bigia tutte d'un pezzo, ſopra
le quali l'Architrave, il Fregio, e il Cor­
nicione da pertutto nobilmente ricorrono.

Con buona ordinanza diſpoſte le Cappelle
ſi veggono, e adornate di belliſſime Tavo­
le, delle quali daremo ſuccinta notizia.

Cominciando a man deſtra vi è una Ma­
donna di marmo, col Criſto morto in col­
lo, preſane l'imitazione da quella di Mi­
chelagnolo Buonarroti, che in oggi è poſta
in San Pietro di Roma.
Più oltre di ma­
no del Franciabigio fu colorita la Nunziata,
e alla Cappella che ſegne ſi vede dipinto da
Giovanni Stradano il Salvadore del Mondo,
che diſcaccia i Profanatori dal Tempio, o­
pera invero grandemente lodata.
Del Paſſi­
gnani è il Martirio di Santo Steſano eſpreſ­
ſo mirabilmente, e di Pier di Coſimo è la
Tavola della Viſitazione con molti Santi,
alla Cappella di Neri Capponi; Sandro Bot­
ticelli dipinſe i tre Arcangioli; e Aurelio
Lomi l'Adorazione de' Magi.
Dopo queſta
ſi trova una Tavola alla Cappella de' Vet­
tori, dipinta da Giotto, a cui tanto dee
la Pittura, che per ſua mano riſorſe.
La
Vergine nella ſeguente Cappella ſu dipinta
da Ridolfo del Grillandajo, e la Nunziata
dal mentovato Botticelli.
Si vede appreſſo
la Cappella del Santiſſimo Sagramento, tut­
ta incroſtata di marmi Carrareſi, lavorati

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