Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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15864_DIALOG_ ſtipi; e che in conſeguenza il vaſo ſi renda, ſe puole; e quan-
do non può più che ſi ſpezzi.
_Ofr_. Queſt’eſ perienza non è bruta. Tanto che l’ampolla del
Sig.
Berigardo potrà tanto dimergerſi, che finalmente ſe
ſpezzi.
_Mat_. Chi ne hà dubio E ciò tanto più preſto, quanto ſarà me-
no sferica, e rotonda;
perche queſta figura arrecca mag-
gior reſiſtenza alli vaſi.
Hora Sig. Oſredi V. S. hauerà oſ-
ſeruato, che premendo vna veſcica gonfia con le mani, ò
in altro modo, l’aria rachiuſa ſe conſtipa maggiormente, e
tanto più, quanto più ſi comprime, e con maggior forza;
e
che ceſſata la compreſſione, ſi torna con il proprio elate-
rio ad eſtendere come prima.
Spingẽdo adunque la veſcica
ſotto acqua incõtra queſta in acqua, che ſempre maggior-
mente ſtrige li ſuoi lati eſtrinſeci:
onde l’aria interna è ne-
ceſſitata a riſtringerſi;
& in conſeguenza la veſcica diuē-
ta ſempre di mole minore, benche conſerui ſempre il me-
demo peſo.
E perche ſempre la veſcica è ſpinta insù dalla
mole d’acqua ad eſſa vguale, e noi nel tenerla ſentimo l’-
ecceſſo della grauità di queſt’acqua ſopra la grauità della
veſcica;
e la mole d’acqua, che riſpinge la veſcica ſi fa
ſempre minore;
quindi è che la ſupera ſempre di minor ec-
ceſſo.
Onde per queſto capo dobbiamo ſempre fare minor
fatica quanto più ſi profonda.
E può eſſere, che quello,
che ſcema per queſto capo ſia tanto notabile, che ecceda
queilo, che poteſſe creſcer per altro;
cioè per il peſar
l’acqua più profonda per qual ſi ſia cauſa, che la
più alta.
Se bene da quanto s’è detto ſi poſſi formar qualche giuditio
di quelle parole del Berigardo.
_Proinde celerius moueri debet_
_ex profundiori loco, vndè plures aquæ partes eam ſurſum impel-_
_lunt_;
e che leuato il patir l’acqua compreſſione, & eſſendo
per tutto della medema grauità, queſte non poſſino veri-
ficarſi ſe non nel modo dichiarato _nel primo Dial pag_.
31.
cioè perche eſſendo più alto il cilindro d’acqua, che ſuc-
ceſſiuamente ſegue a ſpingerla, li da più ſpinte;
nulladime-
no a queſto propoſito ſi potrebbe fare queſt’eſperienza.
Si
prendino doi canne di diuerſe lunghezze, vna per

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