Manuzio, Paolo
,
Degli elementi e di molto loro notabili effetti
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archimedes
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queſta legge, che ubbidiſcano a' cieli.
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lb
/>
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s
>
<
s
>Sono gli elementi corpi ſemplici: & al
<
lb
/>
corpo ſemplice ſi conuiene il moto ſem
<
lb
/>
plice: & i moti ſemplici, come moſtra
<
lb
/>
Ariſtotele nel primo del cielo, ſi trag
<
lb
/>
gono dalle figure ſemplici; le quali ſo
<
lb
/>
no due, la retta, e la circolare: e per
<
lb
/>
conſequenza due ſono i moti, il retto,
<
lb
/>
& il circolare. </
s
>
<
s
>il circolare naturalmen
<
lb
/>
te ſi conuiene a' corpi celeſti; i quali
<
lb
/>
non ſono ne graui, ne lieui, e non ſono
<
lb
/>
ad alcuna generatione o paſſione ſot
<
lb
/>
topoſti, e di ſua natura ſi girano attor
<
lb
/>
no ſenza alcuna fatica. </
s
>
<
s
>il moto circola
<
lb
/>
re adunque non ſi conuiene a gli ele
<
lb
/>
menti; i quali hanno grauità, e leggie
<
lb
/>
rezza. </
s
>
<
s
>è dunque neceſſario, che ſi con
<
lb
/>
uenga loro il moto retto: il quale è di
<
lb
/>
due ſorti, dal mezzo, & al mezzo. </
s
>
<
s
>e
<
lb
/>
però ciaſcheduno elemento natural
<
lb
/>
mente ſi muoue o al mezzo; al quale
<
lb
/>
quando egli è peruenuto, ſi ferma; </
s
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p
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chap
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archimedes
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