Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

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16153DEGLI ARCHITETTI.
Una delle due porte della Sagreſtia aggravate di peſo ſopra la ſoglia nella Chieſa
di S. Maria dei Miracoli.
Di queſte porte, che ſi veggono nella preſente Chieſa, e che ſervono d’ingreſſo
alle Sagreſtie, trovandoſi aggravate ſulla ſoglia dalla menſola, che ſoſtiene il pul-
pito, ful quale ſi legge l’Epiſtola, e il Vangelo, debbo dire, che la lor maniera
non è lodevole, eſſendo certiſſimo, che la menſola ripoſa ſolamente ſulla mezzeria
della ſteſſa ſoglia, e per trovarſi queſta ſpinta dal peſo, che le è ſopra, ſta ſempre
in procinto di ſpezzarſi;
e ſe la porta non foſſe così riſtretta di luce, certo ſi è,
che a queſt’ ora ſi ſarebbe ſpezzata.
Il modo ſicuro d’ operare in caſi ſomiglianti
altro eſſer non può, ſe non ſe quello di formare la porta a volta, poichè l’arco fa
perpetuamente forza, e con ragione ſuſſiſte;
e così uno opera ſecondo l’Arte.
Una delle due porte laterali, ed alzato eſterno di detta Chieſa.
Non ſi da error più ſolenne dello ftravolgere gli Ordini, e confondere il retto uſo
dei medeſimi, ſiccome ci avverte il Galaccini a carte 65.
dicendo, come non con-
viene in verun conto il por l’ordine ſuperiore ſotto all’inferiore, cioè, che il fervo
faccia l’ufizio del padrone, e viceverſa;
ſiccome rilevaſi nel preſente eſempio, che
eſſendo d’Ordine Corintio al di ſotto, tiene nel ſecondo di ſopra l’Ordine Jonico,
l’uno e l’altro aſſai ornato ſecondo il guſto antico:
e per eſſer la detta Architettu-
ra meſcolata di parti buone, ſebbene non ſeguenti, ne ho poſto l’eſempio, affinchè
ſi rilevi il diſdicevole nello ſcalvacare gli Ordini, lo che non conviene in verun
conto:
in quella guifa appunto, che uno voleffe, che le braccia faceffero l’ufizio
delle gambe, e le gambe quello delle braccia, del che dar non ſi potrebbe defor-
mità più ſcempiata.
Il diſordine iſteſſo ſi rileva parimente nel campanile della Chie-
fa di San Gio:
Criſoſtomo, che è ornato d’Architettura, ma ſcavalcata nella guiſa
ſteſſa, cioè, in cui è poſto l’Ordine Corintio ſotto all’Ionico, lo che, come dicem-
mo, è deformità.

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