Cambiagi, Gaetano, Guida al forestiero per osservare con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze, 1790

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1 chele in Orto. Queſto grande Edifizio dunque
da ogni parte iſolato, e con belliſſima pro-
porzione, ed ottima architettura condotto, ha
per di fuori quattordici Nicchie, in varie fogge
intagliate, ed in cui furono collocate diverſe
ſtatue, alcune di bronzo, ed alcune di marmo,
lavorate da più eccellenti Maeſtri, che fio-
riſſero in queſta noſtra Città.
Sono adunque di
Lorenzo Ghiberti il S. Matteo Apoſtolo, il
Santo Stefano preſſo la porta principale, e il
S. Giovan Batiſta dalla parte oppoſta, Baccio
da Montelupo fece la bella ſtatua di bronzo
di S. Giovanni Evangeliſta, e Donatello ne
fece tre di marmo le quali ſono opere vera-
mente maraviglioſe.
La prima è il S. Pietro
Apoſtolo, la ſeconda il S. Marco Evangeliſta,
e la terza il S. Giorgio, ſtatua, che non ha
pari, e che ſecondo il parere di tutti i Profeſ-
ſori, più ſi può commendare, che imitare.

Perlochè non è maraviglia, ſe le Repubbliche
di Venezia, e di Genova, ed altri Principi dell
Europa più volte ne fecero iſtanza, offerendo
gran ſomma di denaro, perchè foſſe loro con-
ceduta.
Anche Nanni, o Giovanni d'Antonio,
diſcepolo di Donatello ne fece tre, cioè i
quattro Santi dentro un ſol Tabernacolo: il
S. Filippo Apoſtolo, ed il S. Eligio Veſcovo,
chiamato comunemente Santo Lò.
D' Andrea

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