16470DIALOGO
zandolo vn pochino notaremo con eſatti pendoli li tem-
pi, che conſumaral aria in diuerſe ſommerſioni a ſalire;
haueremo con che proportione di tempi paſſi diuerſi
ſpatij.
pi, che conſumaral aria in diuerſe ſommerſioni a ſalire;
haueremo con che proportione di tempi paſſi diuerſi
ſpatij.
_Mat_.
Anch’io hò fatto l’eſperienze, che dice il P.
Riccioli con
il tubo di vetro pieno d’acqua con aria, oglio, & vna pallina
di cera, & hò oſſeruato diuerſe ſtrauaganze; ma in partico-
lare miè ſem pre riuſcito di non eſperimentare il moto più
tardo in fine, che in principio; anzi più toſto ſempre qual-
che acceleratione. Ma però queſte coſe richiedono mag-
gior diſtintione. Baſti che la ragione, & eſperienza dimo-
ſtra non eſſer queſto moto più tardo in fine che in prin-
cipio.
il tubo di vetro pieno d’acqua con aria, oglio, & vna pallina
di cera, & hò oſſeruato diuerſe ſtrauaganze; ma in partico-
lare miè ſem pre riuſcito di non eſperimentare il moto più
tardo in fine, che in principio; anzi più toſto ſempre qual-
che acceleratione. Ma però queſte coſe richiedono mag-
gior diſtintione. Baſti che la ragione, & eſperienza dimo-
ſtra non eſſer queſto moto più tardo in fine che in prin-
cipio.
_Ofr_.
Se vi ſono dell’eſperienze, che prouano velocitarſi que.
ſto moto, ve ne ſono anco, che prouano ritardarſi. Così
ſuccede al fumo eſtruſo per l’aria; che perciò il Berigardo
_nel medemo luogo pag_. 25. dopò hauer detto, che il fumo aſ-
cende più velocemẽte per l’acqua che per l’aria, ſoggion-
ge, _Hoc quiuis obſeruare poteſt, vt ego Pariſiijs in deflagatione_
_pontium, qui obſorti aquis longo poſt tempore craſſum fumum &_
_ignis vortices emittebant, erumpebat fumus ex aquis velociſſime_,
_ſed in aere lentè aſcendebat, & quò altiùs, eò lentius, & c_.
ſto moto, ve ne ſono anco, che prouano ritardarſi. Così
ſuccede al fumo eſtruſo per l’aria; che perciò il Berigardo
_nel medemo luogo pag_. 25. dopò hauer detto, che il fumo aſ-
cende più velocemẽte per l’acqua che per l’aria, ſoggion-
ge, _Hoc quiuis obſeruare poteſt, vt ego Pariſiijs in deflagatione_
_pontium, qui obſorti aquis longo poſt tempore craſſum fumum &_
_ignis vortices emittebant, erumpebat fumus ex aquis velociſſime_,
_ſed in aere lentè aſcendebat, & quò altiùs, eò lentius, & c_.
_Mat_.
ſaria meglio caro Sig.
Ofredi che V.
S.
faceſse dire al Sig.
Berigardo come eſperienza in contrario, che il legno fi-
nalmente vſcito dall’acqua ſi ferma affatto. E ſpinto il gal-
leggiante insù dal mezzo ſempre con maggior velocità
(almeno non con minore,) ſino che queſto è della mede-
ma natura, & eccede il galleggiante con il medemo ecceſ-
ſo di grauità, non quando queſto ecceſſo ſcema. Io credo
che V. S. non hauerà difficoltà in concedere, che ſe il mez-
zo conteneſſe prima acqua comune; ſopra oglio; e ſopra
ſpirito di vino, che vn galleggiante più leggiero di tutti a-
ſcenderebbe più velocemente per l’acqua; meno per l’o-
glio; e moito meno per il ſpirito di uino; e ſempre tanto
più tardo, quanto queſto mezzo meno eccedeſſe; di modo
che ſe più toſto foſſe ecceduto che eccedeſſe; il galleggian-
te non ſolo non aſcenderebbe, ma ſe foſſe portato da em
pito concepito a ſalir in eſſo, di nuouo diſcenderebbe.
Berigardo come eſperienza in contrario, che il legno fi-
nalmente vſcito dall’acqua ſi ferma affatto. E ſpinto il gal-
leggiante insù dal mezzo ſempre con maggior velocità
(almeno non con minore,) ſino che queſto è della mede-
ma natura, & eccede il galleggiante con il medemo ecceſ-
ſo di grauità, non quando queſto ecceſſo ſcema. Io credo
che V. S. non hauerà difficoltà in concedere, che ſe il mez-
zo conteneſſe prima acqua comune; ſopra oglio; e ſopra
ſpirito di vino, che vn galleggiante più leggiero di tutti a-
ſcenderebbe più velocemente per l’acqua; meno per l’o-
glio; e moito meno per il ſpirito di uino; e ſempre tanto
più tardo, quanto queſto mezzo meno eccedeſſe; di modo
che ſe più toſto foſſe ecceduto che eccedeſſe; il galleggian-
te non ſolo non aſcenderebbe, ma ſe foſſe portato da em
pito concepito a ſalir in eſſo, di nuouo diſcenderebbe.