1
Dichiara
tione de'
luoghi.
tione de'
luoghi.
QVESTA è la tauola di tutti i luo
ghi, quale hora dichiararemo.
MOR. I luoghi interni non ſono
quegli, i quali talmente ſono nelle coſe incar
nati, che eſſe non poſſono eſſere ſenza di loro?
TOM. Sono eßi, & danno anco l'eſſere a eſ
ſa coſa, ne i quali poi uedrete infißi gli eſter
ni, & quegli ſono intorno alla ſuſtanza della
coſa, quali portano a quella in certo modo,
ouero affettione, ma però non ſono ſue parti.
MOR. Le cauſe debbono poi eſſere quelle,
che la producono. TOM. Si, ma però non
ſono della ſua eſſenza, & le coniugate ſono
quelle, lequali eſſendo eſterne, tuttauia ne
ceſſariamente aggiunte accompagnano la coſa
iſteſſa. Le applicate ſono poi quelle, dalle qua
li la coſa non è fatta, ma riceue però una cer
ta habitudine, & nome da loro. MOR.
Gli accidenti credo che ſieno quegli, che non
neceſſariamente ſono attaccati alla coſa.
TOM. eßi ſono. Gli repugnanti potiamo
dire che ſieno quegli che ſcambieuolmente di
ſcacciano l'uno l'altro, ne ſi poſſono patire in
un medeſimo ſuggetto; hor ueniamo a partico
lari luoghi MOR. Ne i luoghi interni,
& che ſono della ſuſtanza, ui è la diffinitio
ne, che altro non è che una oratione breue,
che chiaramente eſpone che coſa ſia la coſa di
ghi, quale hora dichiararemo.
MOR. I luoghi interni non ſono
quegli, i quali talmente ſono nelle coſe incar
nati, che eſſe non poſſono eſſere ſenza di loro?
TOM. Sono eßi, & danno anco l'eſſere a eſ
ſa coſa, ne i quali poi uedrete infißi gli eſter
ni, & quegli ſono intorno alla ſuſtanza della
coſa, quali portano a quella in certo modo,
ouero affettione, ma però non ſono ſue parti.
MOR. Le cauſe debbono poi eſſere quelle,
che la producono. TOM. Si, ma però non
ſono della ſua eſſenza, & le coniugate ſono
quelle, lequali eſſendo eſterne, tuttauia ne
ceſſariamente aggiunte accompagnano la coſa
iſteſſa. Le applicate ſono poi quelle, dalle qua
li la coſa non è fatta, ma riceue però una cer
ta habitudine, & nome da loro. MOR.
Gli accidenti credo che ſieno quegli, che non
neceſſariamente ſono attaccati alla coſa.
TOM. eßi ſono. Gli repugnanti potiamo
dire che ſieno quegli che ſcambieuolmente di
ſcacciano l'uno l'altro, ne ſi poſſono patire in
un medeſimo ſuggetto; hor ueniamo a partico
lari luoghi MOR. Ne i luoghi interni,
& che ſono della ſuſtanza, ui è la diffinitio
ne, che altro non è che una oratione breue,
che chiaramente eſpone che coſa ſia la coſa di