1che è diffinitione, dando di eſſa il genere pro
prio, & la propria differenza. TOM. Al
la cui cognitione fa biſogno di ſapere, che il ge
nere è una uoce della ſeconda intentione, la
quale ſi predica ſuſtantialmente di molti diffe
renti di ſpecie, & che la ſpecie è quella che ſi
ſuppone al genere, di che eſſo ſi predica, &
che parimente ſi predica di piu differenti di
numero. MOR. La cognitione della diffe
renza a ancora farà alla cognitione della diffini
tione; parlando però della differenza ſuſtan
tiale, laquale fa che una coſa è differente
dall'altra eſſentialmente, & non accidental
mente, perche queſto è ufficio della differenza
accidentale. Le leggi della diffinitione ſono
che dichiari la eſſenza della coſa, che ſia bre
ue, chiara, & che in ſe non contenga parole
oſcure, & ſinalmente che conuenga a tutto
il diffinito, & queſto ne potrà baſtare in quan
to alla intelligenza della diffinitione. TOM.
Dite pure, che l'è detto aſſai ancora & del ge
nere, & della ſpecie, & differenza inſieme.
MOR. Come ui pare, che in quanto a me
ſon contentißimo. TOM. Il tutto, & le par
ti, & il proprio ſeguono: il proprio è quel
l'accidente, che ſi conuerte con la coſa di che
è proprio, & a lei conuiene ſempre, & a tut
ti quei particolari, che ſono ſotto di eſſa: ne
prio, & la propria differenza. TOM. Al
la cui cognitione fa biſogno di ſapere, che il ge
nere è una uoce della ſeconda intentione, la
quale ſi predica ſuſtantialmente di molti diffe
renti di ſpecie, & che la ſpecie è quella che ſi
ſuppone al genere, di che eſſo ſi predica, &
che parimente ſi predica di piu differenti di
numero. MOR. La cognitione della diffe
renza a ancora farà alla cognitione della diffini
tione; parlando però della differenza ſuſtan
tiale, laquale fa che una coſa è differente
dall'altra eſſentialmente, & non accidental
mente, perche queſto è ufficio della differenza
accidentale. Le leggi della diffinitione ſono
che dichiari la eſſenza della coſa, che ſia bre
ue, chiara, & che in ſe non contenga parole
oſcure, & ſinalmente che conuenga a tutto
il diffinito, & queſto ne potrà baſtare in quan
to alla intelligenza della diffinitione. TOM.
Dite pure, che l'è detto aſſai ancora & del ge
nere, & della ſpecie, & differenza inſieme.
MOR. Come ui pare, che in quanto a me
ſon contentißimo. TOM. Il tutto, & le par
ti, & il proprio ſeguono: il proprio è quel
l'accidente, che ſi conuerte con la coſa di che
è proprio, & a lei conuiene ſempre, & a tut
ti quei particolari, che ſono ſotto di eſſa: ne