Cambiagi, Gaetano, Guida al forestiero per osservare con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze, 1790

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1 Martire, della quale fu il primo Fondatore,
e Gran Maeſtro.
Ma che diremo delle Sculture,
che vagamente adornano la gran Sala?
Sono
in faccia di eſſa tre grandi ſtatue di marmo
maggiori del naturale, cioè quella di Leon X.
Sommo Pontefice nella nicchia del mezzo,
quella di Giovanni de' Medici Padre di Coſimo
a man deſtra, e quella del Duca Aleſſandro a
man ſiniſtra, ſiccome dai lati ſi vede la ſtatua
di Clemente VII. e dicontro quella del Gran-
duca Coſimo I., tutte di mano del Cavalier
Bandinelli.
Sopra tutte ammirabile è la ſtatua
della Vittoria, che ha ſotto di ſe un prigione,
di mano del Buonarroti; il quale deſtinata
l'avea per il Sepolcro di Giulio Il. ma non
avendola affatto terminata, laſciolla in Firenze.

Seguono a queſta i ſei gruppi di Vincenzio
Roſſi, ne' quali ſi rappreſentano le forze d'Er-
cole, cioè quando ſoffoga Anteo, quando uc-
cide il Centauro, quando getta Diomede a' Ca-
valli che lo divorino, quando porta il Porco
vivo in ſpalla, quando aiuta ad Atlante reg-
gere il Cielo, e quando vince la Regina delle
Amazzoni, opere tutte degne di lode, e nelle
quali, come ſerive il Borghini, ſi veggono
belliſſime, e fiere attitudini, e grandiſſima di-
ligenza nell'arte, e tra queſte ſtatue fu collo-
cato nel 1720. il gruppo di Adamo ed Eva,

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