Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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1 intorno, danno forma d'un laberinto, facen-
do però proſpettiva all'altra Fontana del-
l'Ercole, e per di ſopra, ad una porta, ove
pure ſono rari zampilli d'acqua; queſta vien
meſſa in mezzo da due bei Pili, o Fontane
diſpoſte ne' mezzi tra la detta porta, e le,
cantonate.
Di quivi ſi fa paſſaggio in un'am-
plo, e delizioſo Giardino, ripieno de' più
nobili agrumi, e piante di fiori più pelle-
grine.
Intorno alla detta porta, vi è una.
Grotta grande, e ricchiſſima di ſpugne, e,
per eſſe adattativi diverſi uccelli, condotta
anch'eſſa dal Tribolo.
Vi ſono tre grandiſ-
ſime pile ſcavate, e intagliate d'un pezzo
ſolo, una nella teſtata, e l'altre due per
fianco all'entrare; ſopra le quali, vi ſono
ſcolpiti al naturale diverſi animali quadrupe-
di fieri, e domeſtici, fino a un Elefante,
un Alce, un Unicorno, una Giraffa, e altri
molti ſieri, e domeſtici intruppati, con buo-
na diſpoſizione, e da alcuni di queſti cade
acqua ne' ſuddetti pili, ove ſono intagli di
peſci, e nicchj marini.
La detta Grotta è
chiuſa da Cancellati di ferro, i quali aperti,
quando ſi voglia dar l'acqua a gli zampilli,
che tra le ſpugne di ſopra, nel pavimento,
e da i lati vi ſono, ſerranſi con violenza.
anch'eſſi per forza d'acqua.
Queſta Grotta
è in mezzo a due Fontane nel medeſimo mu-
ro collocate, che ribattono all'altre due del
Giardino, ove è il Boſchetto a Laberinto.

Dal ſuddetto Giardino ſi ſale a un ſalvatico
di Cipreſſi, Lecci, e Allori con bell'ordine
piantati, e quivi ſi vede un gran Vivaio, in
mezzo al quale vi è un'iſoletta, e in eſſa un
Vecchio tremante figurato il Monte Appen-

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