Heron Alexandrinus, Spiritali di Herone Alessandrino

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              caccia come hauemo detto nella mezza palla l'aria, che era nel moggetto,
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              ma ritirato poi, apre il platiſmatio , che è locato nel piccolo moggetto,
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              mediante il quale viene il moggetto riempito d'aria eſterna, onde ſoſpinto
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              poi di nuouo il maſchio in sù, caccia quella nella mezza palla: & è anco
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              meglio, che la ſtaggia T
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              ſi moua intorno al vna fibbia vicino a T, pero-
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              che per R poſto ſimilmente nel fondo del maſchio, ſi accommoda alla fib-
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              bia, co'l mezzo della quale conuiene poi di ſpingere, e queſto accioche il
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              maſchio non ſi ſuolga, ma dirittamente ſia ſoſpinto in sù, & anco ſi ritiri.</s>
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              ANNOTATIONI DI A.</s>
              <s> G.</s>
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              Gloſſocoma è uoce greca
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              , nè può con altra uoca latina, nè
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              toſcana eſſere intieramente eſpreſſa, in una traduttione latina antica ſenza nome di
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              auttore, che è appreſſo di me, ſi legge in tutti quei luoghi doue il greco hà gloſſo-
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              coma tradotto lingula, ma propriamente uuol dire la caſſa, doue ſi tengono le lin-
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              guelle, è ſtata ſimilmente uſata dalli ſcrittori in altri ſignificati aſſai diuerſi da
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              queſto, ponendola quando per un uaſo, quando per la borſcia, quando per la ſpor-
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              ta, ſi come hà notato Celio Rhodig.</s>
              <s> nel cap.</s>
              <s> 25.</s>
              <s> del 7.</s>
              <s> lib.
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              Sputula, dice il greco
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              , che ſignifica coltello, ſcarpello, & anco ta-
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              lhora un'iſtrumento di cirugia, noi hauemo tradotto ſpatola, che è quel legno ri-
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              dotto quaſi a guiſa di ſpada, groſſo alquanto nel mezzo, e tagliente dalle bande, del
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              quale ſi ſeruono le donne per conciare i lini, e lo chiamano con queſto nome ſpa-
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              tola, che tali apunto conuiene, che fuſſero quelle ſtagiuole inteſe da Herone.
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              Parera forſi ad alcuno, che la traduttione di queſto theorema non ſia ben chiara
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              come conueria, ma ſappia che oltra la corruttione de i teſti da quali non ſi può ca-
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              uare ſenſo che ſia buono, la difficultà uiene dalla materia iſteſſa.</s>
              <s> perche non eſſen_
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              do in uſo a tempi noſtri queſti organi ſi fatti, non ſi può compitamente intendere
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              l'artifitio loro, ſe bene Herone ſi è sforzato di ſcriuerne apertamente quanto com_
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              porta la ſtrauaganza della machina, e delle ſue parti, poſſono bene quelli che han-
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              na practica de gli organi moderni imprendere molte coſe più de gli altri, non dal-
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              la forza de'uocaboli antichi, e difuſati, ma dalla ſomiglianza delle parti che han-
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              no queſti con quelli.</s>
              <s> Vitruu.</s>
              <s> deſcriue egli ancora la machina Idraulica nel cap.</s>
              <s> 13.</s>
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              del lib.</s>
              <s> 10.</s>
              <s> e tenta di ridurre a facilità l'intelligenza di eſſa, ma li ſuccede fino a cer-
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              to termine, è ben uero che il Barbaro l'hà illuſtrata aſſai con il ſuo comento, pe-
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              rò a lui potrà ricorrere chi ui deſidera ſopra più diffuſo diſcorſo.
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