Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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1 nino di bronzo, fatto dall'Ammannato, dal-
le cui chiome cade acqua, diſegno, e lavo-
ro il reſtante del Tribolo, dal quale ſi vede
in un Pratello fuori del Giardino dalla par-
te di Levante una Quercia molto artificio-
ſa, e tutta giuochi d'acqua, fatti dal mede-
ſimo.
Molto più vi ſarebbe da vederſi in.
detta Villa, e Giardini, ma avendo noi for-
ſe troppo obbligato il Foreſtiero a paſſeg-
giare per i medeſimi, rimettendo ſulla ſtra-
da di Firenze, potrà tener quella per ricon-
durviſi, che paſſa ſotto la Villa della Petra-
ia, ove vedrà di paſſaggio due
colò
in-
nino
SECONDA.
PARTE
SECONDA.
CONVENTI, uno di Religioſe Camaldo-
lenſi detto Boldrone: e pochi paſſi inoltran-
doſi, un altro di Fanciulle nobili, che vi s'in-
troducono ſopra i ſette anni per educazione,
alle quali è permeſso, piacendo loro, non.
ſodisfatte di quell'Inſtituto di vita, uſcire,
ſenza però potervi aver regreſso, non fa-
cendo mai Voti, come l'altre Religioſe.

Queſto luogo era per l'addietro una Villa
detta la Quiete, della Sereniſſima Grandu-
cheſsa Maria Creſtina di Lorena, moglie del
Granduca Ferdinando Primo.
Pervenne do-
po la ſua morte in Donna Eleonora Rami-
rez di Montalvo, che ſu la Fondatrice, e,
Inſtitutrice di qnel vivere religioſo, ed eſ-
ſendo ſtato lungo tempo queſto Conſervato-
rio ſenza propria Chieſa, valendoſi per un
corridore di quella del ſopra accennato Con-
vento delle Camaldolenſi, la Sereniſſima.
Granducheſsa Vittoria, fecevi la Chieſa,
che vi è, con la Foreſterìa, Rimeſse, e Stal-
le, e queſto luogo Religioſo, ſi domanda.
ancor

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