171147LIBRO II.
io non ſo, come poſſan negarſi alle potenze quel-
le breviſſime ceſſazioni, ch’ io vorrei loro conce-
dere. E voi vedete, che il Signor D. Niccola, ſe-
guendo l’ingegnoſiſſimo Bernulli, ſe non ha frap-
poſto alcun intervallo alla preſſion degli elaſtri,
che egli ha conſiderata come perfettamente contin-
va, ne ha però frappoſto alla diminuzione; vo-
lendo, che la preſſione da N fino in r ſi abbia ſem-
pre per eguale, e ſolo ſi ſminuiſca un poco in r,
e così ſminuita torni di nuovo ad eſſere ſempre
eguale fino in s: il che è frapporre degl’ intervalli,
ſe non alla preſſione, certo allo ſminuimento. Sì,
riſpoſe il Signor D. Serao; ma queſti intervalli
non ſon già veri e reali, come i voſtri; volendo
il Signor D. Niccola, che la preſſione non ſia già
perfettamente eguale in tutto lo ſpazietto Nr, ma
bensì che poſſa prenderſi come eguale; percioc-
chè lo ſminuimento, che ſi fa di eſſa in tutto quello
ſpazio, è tanto picciolo, che può nelle comuni mi-
ſure e con la mente traſcurarſi. Che mal ſarebbe,
riſpoſi io, ſe la natura aveſse traſcurato ciò, che
egli traſcura con la mente? e che aſſurdo ne ver-
rebbe, ſe foſſer veri e reali quegl’ intervalli, che
noi poſſiam fingere ſenza aſſurdo? Ma che giova a
noi fermarci in coſa lieve, e che poco ſerve a in-
tender la forza del ragionamento del Signor D. Ni-
cola; il qual ragionamento io ſto avidamente aſ-
pettando, come egli ſel voglia finire. Il ragiona-
mento è già finito, diſſe il Signor D. Niccola; ne
io veggo, che coſa voi vi aſpettiate. 10
le breviſſime ceſſazioni, ch’ io vorrei loro conce-
dere. E voi vedete, che il Signor D. Niccola, ſe-
guendo l’ingegnoſiſſimo Bernulli, ſe non ha frap-
poſto alcun intervallo alla preſſion degli elaſtri,
che egli ha conſiderata come perfettamente contin-
va, ne ha però frappoſto alla diminuzione; vo-
lendo, che la preſſione da N fino in r ſi abbia ſem-
pre per eguale, e ſolo ſi ſminuiſca un poco in r,
e così ſminuita torni di nuovo ad eſſere ſempre
eguale fino in s: il che è frapporre degl’ intervalli,
ſe non alla preſſione, certo allo ſminuimento. Sì,
riſpoſe il Signor D. Serao; ma queſti intervalli
non ſon già veri e reali, come i voſtri; volendo
il Signor D. Niccola, che la preſſione non ſia già
perfettamente eguale in tutto lo ſpazietto Nr, ma
bensì che poſſa prenderſi come eguale; percioc-
chè lo ſminuimento, che ſi fa di eſſa in tutto quello
ſpazio, è tanto picciolo, che può nelle comuni mi-
ſure e con la mente traſcurarſi. Che mal ſarebbe,
riſpoſi io, ſe la natura aveſse traſcurato ciò, che
egli traſcura con la mente? e che aſſurdo ne ver-
rebbe, ſe foſſer veri e reali quegl’ intervalli, che
noi poſſiam fingere ſenza aſſurdo? Ma che giova a
noi fermarci in coſa lieve, e che poco ſerve a in-
tender la forza del ragionamento del Signor D. Ni-
cola; il qual ragionamento io ſto avidamente aſ-
pettando, come egli ſel voglia finire. Il ragiona-
mento è già finito, diſſe il Signor D. Niccola; ne
io veggo, che coſa voi vi aſpettiate. 10