Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

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172148DELLA FORZA DE’ CORPI diſſi, che voi mi dimoſtriate, come per le coſe,
che avete dette, non debba baſtar negli elaſtri la
potenza producitrice del movimento, e nei globi
l’ inerzia;
ma debba aggiungerviſi la forza viva di
Leibnizio.
Perchè ſe voi non dimoſtrate queſto,
io potrò, concedendovi tutto quello, che avete
detto, aver vinta la cauſa.
10 non credeva, riſpo-
ſe il Signor D.
Nicola, che voi aſpettaſte da me
una dimoſtrazion così facile;
ma poichè pur vo-
lete, et io vedrò di ſatisfarvi.
Quattro ſono le
potenze, o vero gli elaſtri, che compongono, co-
me vedete, la ſerie EN;
la ſerie AC è compoſta
di uno ſolo;
ſe dunque gli effetti debbono eſſere
proporzionali alle cagion loro, biſognerà ben dire,
che la ſerie EN debba produrre un’ effetto quadru-
plo di quello, che produce la ſerie AC.
Ora la
velocità del globo N non è quadrupla della velo-
cità del globo C, avendo io dimoſtrato, che ella
è doppia;
ne ſegue dunque, che le velocità dei glo-
bi non poſſano eſſer gli effetti delle due ſerie.
Qua-
li dunque ſaran gli effetti, ſe non due forze pro-
dotte ne’ globi N e C, la prima delle quali ſia
quadrupla dell’ altra;
cioè la prima ſia 4, l’
altra 1?
Che ſe la forza del globo N è 4, eſſendo
la velocità 2, e la forza del globo C è 1, eſſendo
la velocità ſimilmente 1, ben vedete che tali for-
ze ſaranno appunto proporzionali ai quadrati del-
le velocità, e ſaran per conſeguente quelle ſteſſe,
che già propoſe con tanta pompa Leibnizio, ſo-
ſtenute poi dal ſottiliſſimo Bernulli con

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