Alberti, Leon Battista, L' architettura

Table of contents

< >
[41.] Come ſi generino le pietre, come le ſi commettino, & congiunghino inſieme, & quali ſieno le piu gagliarde, & quali le piu deboli. Cap. VII.
[42.] Dclle parti de finimenti, delle corteccle, de ripieni, & delle ſorti loro. Cap. VIII.
[43.] De Ricinti di pietra, del legamento, & del fortificamento delle cornici, & in che mo doſi ſerrino inſieme molte pietre per ſaldezza del muro. Cap. I X.
[44.] Del uero modo del murare, & della conuenientia che hanno le pietre con larena. Cap. X.
[45.] Del fare le mura con uarie coſe, del modo dello intonicarle, delle ſpranghe, & de rimedij lo-ro, & della antichiſsima legge delli Architettorí, & de remedij da ſchifare i pericoli delle Saette. Cap. X I.
[46.] De Tetti di linee dritte, delle Traui, de correnti, & del congiugnere inſieme gli oſſam. Cap. XII.
[47.] Delle Impalcature, o Tetti di linee torte; de gli Archi, & loro differentia, et del modo del farli, & del mettere inſieme le pietre de gli Archi. Cap. XIII.
[48.] Che le uolte ſono di uarie ſorti, & in quel chele ſieno differenti fra loro, con che linee le ſi ſtabiliſchino, & qual ſia il modo dello allentarle. Cap. XIIII.
[49.] Delle Corteccie de Tetti, della loro utilità, & delle ſorti de Tegoli, & della forma loro, & di quel che ſi faccino. Cap. X V.
[50.] De pauimenti ſecondo l’oppenione di Plinio, & di Vitruuio, & ſecondo l’opere delli An-tichi; & qualiſieno i T empi buoni, per cominciare, & terminare le uarie ſorti delle opere. Cap. XVI.
[51.] DELLA ARCHITETTVRA DI LEONBATISTA ALBERTI.
[52.] LIBRO QV ARTO, DELLE OPERE VNIVERSALI. Che ne gli edificij, o ſieno ſtati fatti per la neceſsit à della Vita, o per l’opportunit à de biſo- gni, o per dilettatione de Tempi; Furono nondimeno ordinatiper cagione de gli huomi ni. Della uaria diuiſione delle Republiche appreſſo diuerſe nationi, che l’huomo per la ragione, & per la cognitione c’ha delle Arti, è differente dalle bestie, perilche ſi diſcer- ne differentia, et diuerſità, infra gli huomini, & parimente infra gli Edificij. Cap. I.
[53.] Della Regione, del luogo, & del Sito commodo, & ſcommodo, per le Città, ſecondo il parer delli Antichi, & ſeconao il parer dello Autore. Cap. II.
[54.] Del circuito, de lo ſpatio, & de la grandezza de le Città; de le forme, & figure de le Terre, & de le Mura, & del coſtume, de le cerimonie, et oſſeruationi de gli Antichi, in diſegnar le Città. Cap. III.
[55.] Delle Mura, Merlature, Torri, Cornici, & Porte, & lor Legnami. Cap. IIII.
[56.] De la grandezza, Forma, & Regola de le uie maeſtre, & non maeſtre. Cap. V.
[57.] De Ponti di legno, & di pietra, & del Situargli. de le Pile, Volte, Archi, cantonate, ripe, Serragli, Spranghe, laſtricatura, & rilieuo loro. Cap. VI.
[58.] Cap. VII.
[59.] DI LEONBATISTA ALBER TI. LIBRO ZVINTO, NELQVALE SI TRATTA DE GLI EDIFICII PARTICOLARI.
[60.] Dele Fortezze, & delle habitatiom che banno a ſeruire per i Re, & per i Signori, & delle loro differentie, & parti. Cap. I.
[61.] Cap. II.
[62.] Cap. III.
[63.] Cap. IIII.
[64.] Deluoghi de la Fortezza, doue i Soldati hanno a far le guardie, & doue egli hanno a ſtare a combaitere. De Tetti di detta Fortezza, & come ſi debbino afforzificare, & de le altre coſe neceſſarie a la Fortezza, e di uno Re, o d'uno principe nuouo. Cap. V.
[65.] Di che coſe ſia conſertata la Republica: In che luogho, & in che modo debbino eſſer fatte le Caſe di que', che gouernanole Rep. & in che modo quelle de Pontefici. De Tempij prin cipali, & de mediocri. Dele Cappellette, & de Tabernacoli. Cap. VI.
[66.] Che gli Alloggiamenti de Pontefici ſono i Chiostri; qual ſia l'officio del Pontefice. Quan te ſieno le ſorti de Chioſtri, & doue s'babbino a collocare. Cap. VII.
[67.] De le palestre, Studij, & Scuole publiche; Spedali da alloggiare, & da Infermi coſi per i Maſchi, come per le donne. Cap. VIII.
[68.] Del Palazzo principale, de Senatori, del Tribunale dele Sententie, del Tempio, & del Pa lazzo, doue ſi amminiſtra Iuſtitia, & che coſe ui ſtieno bene, & commode. Cap. IX.
[69.] Che gli Alloggiamenti de Soldati per Terra ſono di tre ſorti, & come e’ ſi debbino affor-tificare, & come altri, altrimenti gli affortificano. Cap. X.
[70.] Del commodo ſito. De gli Alloggiamenti per Terra, & daſtarui aſſai, & de la grandezza, de la forma, & de le parti di eſſi. Cap. XI.
< >
page |< < (169) of 442 > >|
173169LIBRO SESTO. ne le ſtanze principali del palazzo Regio, alcuni magici haueuano legato al pal-
co quattro Vccelli d’oro, chiamati da loro le lingue de gli Dij, &
che egli haue-
uano forza di conciliare gli animi de la moltitudine ad amare il Re.
In oltre Io-
ſepho Autore grauiſsimo dice hauere veduto vn certo Eliazaro, che in preſen-
115 za di Veſpaſiano adattato vno Anello al naſo de’ fanciulli gli liberaua ſubito dal
mal caduco.
Et dice, che Salamone ſece certi Verſi, per i quali ſi mitigano le
malattie;
Et Euſebio Pamphilo dice, che Serapi appreſſo de gli Egittij, che noi
chiamiamo Plutone, ordinò certi contraſegni, con i quali ſi ſcacciono i mali ſpi-
riti, &
inſegnò il modo con ilquale, i Diauoli preſe forme d’Animali bruti ci ſo-
2210 no moleſti.
EtSeruio dice, che gli huomini erano ſoliti a portare adoſſo alcune
conſecrationi, mediante lequali fuſsino ſicuri da gl’impeti de la ſortuna, &
che
e’ non poteuano morire, ſe e’ non ſi fuſſe prima disfatta tale conſecratione.
Se
queſte coſe ſon vere.
Io crederò facilmente quel che ſi legge in Plutarcho, che
egli era appreſſo de Pelenei vn Simulacro che leuato dal Tempio per il Sacerdo
3315 te, da quella banda, che egli ſguardaſſe empieua ogni coſa di ſpauento, &
di grã
diſsimo diſturbo;
& che nõ ſi trouauano occhi, che guardaſsino inuerſo lui per
la paura.
Ma ſieno queſte coſe dette per diletto de l’animo. De le altre coſe,
che giouino a far bello il ſito generalmente, com’è il circuito, il diſegno attor-
no, l’eſſerſi rileuzto alquanto, l’hauere ſpianato, &
lo ſtabilimento, & l’altre coſe
4420 ſimili non hò io piu che dire, ſaluo che tu le vadia a pigliare di ſopra, &
dal pri-
mo, &
dal terzo libro. Honorata certamente ſarà quella pianta, laquale (Come
noi ti dicemmo) ſarà ſecchiſsima, vguale &
aſſodata, & che ſarà ancora attiſsima,
&
eſpeditiſsima a quello, a che ella harà da ſeruire: & giouerà grandemente ſe
ella ſarà ſm altata di Terra cotta, del qual lauoro parleremo dipoi, quando trat
5525 teremo de le Mura.
Faccia ancora a noſtro propoſito quel che diceua Platone,
che l’Autorità del luogo ſarà piu degna, ſe tu gli porrai vn nome ſplendido;
&
che queſto grandemente piaceſſe ad Adriano Imperatore lo dimoſtrano il Li-
co, il Canopeio, la Accademia, le Tempe, &
altri chiariſsimi nomi ſimili, che egli
poſe alle ſue Sale de la Villa di Tiboli.
6630
Del ragioneuole ſcompartimento, & dell’adornare le Mura, & il Tetto, & quale ordine,
& modo ſi habbia a tenere nel mettere le coſe inſieme accuratamente. Cap. V.
ANcor che nel primo libro ſi ſia trattato de lo ſcompartimento quaſi che a ba
7735 ſtãza, niẽtedimeno, lo riandremo breuiſsimamẽte in queſta maniera.
Il prin-
cipale ornamento in qual ſi uoglia coſa è chenon ui ſia ſconueneuolezza alcu-
na.
Sarà adunque ragioneuole, quello ſcompartimento, che non ſarà
interrotto, confuſo, perturbato, ſciolto, compoſto di parti ſconueneuoli,
&
che non harà troppe membra, non troppo piccole, non troppo grandi,
non troppo diſcordanti, &
deformi, non quaſi ſeparate, & ſtaccate dal reſtan-
8840 te del corpo.
Ma ui ſaranno tutte le coſe, ſecondo che ricerca la Natura, la
utilità, &
il biſogno de le faccẽde, che ui ſi hanno a trattare talmente termina-
te, &
talmente condotte a fine, con tale ordine, numero, grandezza, col-
locatione, &
forma, che noi dobbiamo conoſcere che di tutta queſta

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index