1quali si credeva l'Harvey di poter supplir con le ipotesi e con le
induzioni: esperienze che poi riuscirono così bene alle mani del
Redi e del Malpighi.
induzioni: esperienze che poi riuscirono così bene alle mani del
Redi e del Malpighi.
In ogni modo, il Gilbert e l'Harvey sono due ingegni singo
lari: il primo è mirabile per l'arte squisitissima di sperimentare e
l'altro per una potentissima virtù d'indurre la verità dai fatti sem
plicemente osservati. Se avessero avuta comune la potenza dell'in
gegno, com'ebbero comune la patria, d'ambedue loro insieme sa
rebbe uscita al mondo una cosa perfetta.
lari: il primo è mirabile per l'arte squisitissima di sperimentare e
l'altro per una potentissima virtù d'indurre la verità dai fatti sem
plicemente osservati. Se avessero avuta comune la potenza dell'in
gegno, com'ebbero comune la patria, d'ambedue loro insieme sa
rebbe uscita al mondo una cosa perfetta.
Or su quale albero mai è maturata quella tal perfezione? Sul
l'albero vecchio, rispondasi, della scienza italiana. Chi legge la Fi
siologia Nuova del Magnete non ha bisogno di tanti argomenti a
persuadersi che il Gilbert non attinge d'altronde le prime tradi
zioni della scienza magnetica che dall'Italia; dal Fracastoro, dal
Sarpi, dal Porta. Chi legge l'Esercitazione anatomica De motu cordis
non ha bisogno di far tante domande: risponde da sè medesimo
l'Autore, più coi fatti che con le parole, esser quello il frutto elet
tissimo degli insegnamenti padovani.
l'albero vecchio, rispondasi, della scienza italiana. Chi legge la Fi
siologia Nuova del Magnete non ha bisogno di tanti argomenti a
persuadersi che il Gilbert non attinge d'altronde le prime tradi
zioni della scienza magnetica che dall'Italia; dal Fracastoro, dal
Sarpi, dal Porta. Chi legge l'Esercitazione anatomica De motu cordis
non ha bisogno di far tante domande: risponde da sè medesimo
l'Autore, più coi fatti che con le parole, esser quello il frutto elet
tissimo degli insegnamenti padovani.
Consolati dall'ammirar tali due frutti che insaporarono sotto i
soli d'Italia, sopra i più sporgenti rami del vecchio albero della
scienza, ora è tempo di venire una volta a veder quai rigogliosi
rampolli, e quale ubertà di frutti si producessero nell'albero nuovo.
soli d'Italia, sopra i più sporgenti rami del vecchio albero della
scienza, ora è tempo di venire una volta a veder quai rigogliosi
rampolli, e quale ubertà di frutti si producessero nell'albero nuovo.
V.
Il primo e più eletto di quei rampolli, è il bresciano don Be
nedetto Castelli. Come nella generazione animale il primogenito
suol, meglio degli altri parti, rassomigliar le virtù e le fattezze stesse
del padre; così nelle opere dell'ingegno il Castelli ha più strette
le somiglianze con Galileo. L'Autore dei Dialoghi del moto, potè
con diritto intitolar quell'opera Scienza Nuova, e Scienza Nuova,
con pari diritto, poteva intitolare i suoi libri l'Autore della Misura
delle acque correnti. Nè l'esser preceduto dall'Alberti e dal Cardano
o dal più antico Frontino gli toglie nulla a quella novità, o gli detrae
del suo principato, se per poco si ripensi che non consiste la scienza
in alcune pratiche cognizioni, ma nell'ordinata sequela di teoremi
dimostrati e conclusi da veri e approvati principii. Non gli detrae
nedetto Castelli. Come nella generazione animale il primogenito
suol, meglio degli altri parti, rassomigliar le virtù e le fattezze stesse
del padre; così nelle opere dell'ingegno il Castelli ha più strette
le somiglianze con Galileo. L'Autore dei Dialoghi del moto, potè
con diritto intitolar quell'opera Scienza Nuova, e Scienza Nuova,
con pari diritto, poteva intitolare i suoi libri l'Autore della Misura
delle acque correnti. Nè l'esser preceduto dall'Alberti e dal Cardano
o dal più antico Frontino gli toglie nulla a quella novità, o gli detrae
del suo principato, se per poco si ripensi che non consiste la scienza
in alcune pratiche cognizioni, ma nell'ordinata sequela di teoremi
dimostrati e conclusi da veri e approvati principii. Non gli detrae